avigliano, domenica scorsa un originale show di danza
“Voglio vederti danzare come le zingare del deserto con candelabri in testa o come le libanesi nei giorni di festa”. E domenica 19 agosto, in Piazza Gianturco, abbiamo assistito alle esibizione dei partecipanti junior e senior , nello spettacolo intitolato “Alla Perla del Liscio”. “Voglio vederti danzare” come i bambini di Avigliano che “girano sulle spine dorsali al suono di musica da balere estive che ballano vecchi lisci”. Certo, suscita ammirazione e, nel contempo, perplessità ascoltare la voce di una bambina che, determinata, afferma di “vivere per la danza”. Per questi adolescenti, “danzare” significa avere un'altra carne, un'altra anima, altre passioni, un'altra pelle, altri istinti e desideri. E’ avere un'altra visione del mondo, con il senso grande: il destino nella coscienza, la musica nei nervi, fierezza indipendente, allegria con lacrime. E’ il dolore, la vita e l'amore che incupiscono. Immergersi nel ballo trasforma la vita in un arte sottile, capricciosa e libera, senza accettare le catene della mediocrità e giocarsi tutto in una scommessa: assaporarsi, darsi, sentirsi, vivere. La danza è sempre stata una componente essenziale della vita umana. In tutte le epoche e latitudini geografiche ha accompagnato i momenti di maggior rilevanza della vita personale e sociale degli individui: nascite, morti, matrimoni, il raccolto e il cambio delle stagioni. Per queste caratteristiche strettamente interconnesse e per l’approccio, conscio o inconscio che si hanno ad esse, il ballo per questi adolescenti è un mondo a parte, è il gioco della danza cantata da Battiato, ma è tutto fine a se stesso, rimane tutto lì. Non aprono sbocchi per chi vuole entrare nel teatro come professionista. Ma la forza e la determinazioni della bambina intervistata sia da monito ai nostri politici, che usano questi palcoscenici solo per le loro passerelle.
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21/08/2013 - autore: Enzo Claps |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |
giuseppina sordetti da modena | 21/08/2013 - 15:58 |
ciao Enzo Claps
sono Pina Sordetti, ma non quella del ballo, la cugina con stesso nome, quella col fastidioso accento del nord.
Voglio solo dirti che è bello quello che hai scritto, ti ringrazio a nome della famiglia e poi, che condivido (oddio mi meraviglio di me!) con tutto quanto hai scritto.
Purtroppo non sono potuta essere con voi ad assistere allo spettacolo, ma grazie a questo fantastico sito, gestito “alla grande” da Domenico Cantalupo (e company), ne godo comunque di immagini e racconti.
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enzo claps da avigliano | 21/08/2013 - 18:52 |
“(oddio mi meraviglio di me) con tutto quanto hai scritto!”. Oggi sono di buon umore e per due righi sono dolce. Se tutti lo facessero anche solo una volta al mese, immagina che incredibile contagio di buon umore ci sarebbe fra la gente. Tu ci hai provato ma alla fine cara Pina resta: “la gruccia su cui lo spiritoso appende le sue battute, il predicatore il suo vangelo, il cinico il suo malumore e il peccatore le sue giustificazioni.”.
Se vuoi contattarmi direttamente, la mia Mail è : e.claps@alice.it
Con simpatia
Enzo Claps con la “R” moscia
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