C'è chi chiede una città moderna che curi di più il proprio verde
Succede ad Avigliano: ieri pomeriggio nella Villa del Monastero Santa Maria degli Angeli, una squadra di operai di una ditta privata specializzata, su incarico del responsabile dell’ufficio tecnico comunale, ha dato esecuzione al taglio di un albero. Fin qui nulla di strano o comunque storia di ordinaria amministrazione se non fosse per il non trascurabile particolare che l’albero in questione di circonferenza mt 3,5 ed un’altezza di mt 28,00 appartiene alla specie del genere Populus (pioppo) nigra (nero), originario dell'Europa centro-meridionale e delle regioni asiatiche occidentali. In Italia il Pioppo nero è diffuso ovunque ed Avigliano non ne fa eccezione solo che questo albero è inserito all’interno di un gruppo di piante protette con D.P.G.R. n. 48/2005, rientra quindi nella denominazione meglio conosciuta di “Alberi Padri”. L’amministrazione comunale pur combattuta, si è vista costretta a ordinarne il taglio (facendo lasciare la parte inferiore del tronco a testimonianza della propria esistenza) perché la malattia dell’albero è irreversibile e nel punto dove è piantato costituisce pericolo per i pedoni e le auto in marcia. A sancire la morte dell’albero e il suo abbattimento il decreto di autorizzazione n. 233/2013 emesso dal Presidente della Giunta della Regione Basilicata con la seguente motivazione “ (…) Ufficio tutela della natura ha evidenziato una condizione fisiologica e di stabilità della pianta (…) presenza di carie all’interno del tronco; presenza di corpi fruttiferi di funghi legnosi (genere Fomes); scortecciatura del tronco nell’area sottoposta a tensione, (…) comporta il transito nella classe di rischio fito-statico D riferito ad esemplari per i quali è alto il rischio di schianto e per i quali intervento di risanamento risulta vano (…)”. Un vecchio ritornello canta: “…albero padre le tue radici non ci sostengono più nei giorni aspri perché mi lasci tra quella gente che non mi sa dare quello che tu hai dato a me.”. Fin qui la cronaca, però per il futuro, sindaco Summa, “ Basta con le seghe”. Una città moderna ha cura dei propri alberi e del proprio verde in genere e per questo si abbandonino interventi gratuiti ( come quello che ha riguardato il taglio degli alberi secolari per realizzare un raccordo della strada s.p. 6 Appula che congiunge Avigliano centro al bivio per Potenza) e si dia avvio ad un serio e rigoroso progetto volto al recupero e alla riqualificazione del verde urbano, che è decoro ed insieme una manna per i nostri polmoni, dando attuazione alla Deliberazione di Consiglio Comunale N. 14/13 - Regolamento comunale per la salvaguardia del verde urbano. |
06/09/2013 - autore: Enzo Claps |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |