TERRA DI PERSONE ONESTE E LAVORATORI

Celebrato ad Avigliano il ventennale del titolo di Città avuto da Cossiga

AVIGLIANO - "Gent'onesta a fat-hatur'artier, a pur' zappatu vuciunanz un cu l'aut' s'aiutajia": gente onesta e lavoratori, artigiani e anche contadini. I vicini di quartiere si aiutavano l'un con l'altro. Nei versi di Angela Galasso, descritti i tratti tipici della Nazione Aviglianese che il 27 dicembre 2011 ha festeggiato il ventennale della qualifica di Città avuto con decreto Presidente della Repubblica Cossiga. Era il 1991 ed Avigliano ebbe il titolo di Città e Io statuto comunale, tra i primi comuni di Basilicata ad adottarlo. A guidare l'amministrazione era il sindaco Francesco Mancusi, ultimo dei primi cittadini di un consiglio comunale eletto col proporzionale. E' stata ricordata con una cerimonia sobria, cosi l'ha definita il sindaco Vito Summa, organizzata dall'associazione L'Abete e la Società Operaia di Mutuo Soccorso. Un'iniziativa dove oltre al tavolo di presidenza con il prof. Angelo Summa, il presidente dell'Abete Carmine Ferrara, il presidente della Soms Luciano Sabia ed il primo cittadino, si è avuto l'intervento del giovane Gianluca Genovese e della poetessa Angela Galasso, ma i protagonisti sono stati i cittadini, di tutti ceti e di tutte le professioni. Gli organizzatori hanno voluto premiare con un encomio alcuni cittadini che si sono prodigati per la Comunità in vari settori; dalle arti allo sport, al volontariato alle attività produttive, dall'artigianato all'impegno nella società civile. Del resto Avigliano città lo era gia nel passato: nel 500 aveva gli statuti, nel 700 era uno dei centri più importanti della Basilicata, si ingrandì nell'800. Ecco alcuni dati nel 1853 Avigliano aveva 14660 abitanti, Matera 13767, Rionero 12.554 e Potenza 12.569. A contribuire ai titolo di Città anche la storia del centro lucano: i moti del 1799, la difesa di Picerno da parte dei fratelli Girolamo e Michele Vaccaro, il martirio di Nicola Palomba a Napoli il 14 ottobre 1799, la scuola giuridica di Gianturco con i fratelli Stolli, i fratelli Coviello e i Morlino, senza dimenticare i letterati Antonio Labella e Tommaso Claps é suo figlio Remigio noto pittore, il primo arcivescovo dell'Aquila mons. Luigi Filippi, di suo nipote Silvio Spaventa Filippi giornalista, fondatore de "ll Corriere dei' Piccoli" nel 1908. E infine Vito Vincenzo Verrastro, primo presidente della Regione Basilicata e il ministro e presidente del Senato, Tommaso Morlino . I PREMIATI AVIGLIANESI Eredi Galasso, Vincenzo Summa Villa Diamante, Vaccaro Donato, Cav. Galliani Tommaso, Pirotecnica Cav. Colangelo Donato, Pirotecnica Fratelli Martinelli, Falegnameria La Comune, Pietro Pace, Genovese Canio, Lacerenza Antonio, De Conciliis Pietrantonio, Guglielmi Vincenzo, Bochicchio Pierino Carmine, Vaccaro Angelo Vito, Martinelli Francesco, Santoro Domenicantonio, Guglielmi Canio, Genovese Savino, Bochicchio Franco, Summa Nicola, Gianturco Beatrice. Queste persone sono state indicate da un sondaggio anonimo rivolto a 70 cittadini aviglianesi a cui è stato chiesto di fornire indicazioni circa gli operatori economici e del volontariato civile che hanno contribuito a riempire di contenuti il riconoscimento del titolo di città.
29/12/2011 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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