La rete è stata realizzata, ma il servizio non parte a causa del mancato collaudo
Avigliano. Era ottobre 2012 quando la Gazzetta diede spazio al malcontento di un cospicuo numero di cittadini aviglianesi residenti in contrada Civitelle, via Guido Rossa, Borgo Coviello, parte di Contrada Cefalo e contrada Carpinelli e nelle frazioni Giardiniera, Stagliuozzo, Signore, Patacca e Sant’Angelo, che dopo due anni dalla partenza dei lavori per l’estendimento della metanizzazione a luglio 2010 lamentavano lentezze nell’allaccio alla rete. «E’ passato un altro anno - tuonano - e, nonostante il versamento degli oneri concessori e della realizzazione della rete di distribuzione, noi non possiamo usufruire ancora di questo importante servizio, atteso da anni, a causa di ritardi nel collaudo della stessa». L’intervento, dal costo di 700.000€, finanziato con l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, fu esteso, nel 2012, a contrada Carpinelli e a Borgo Coviello con una spesa di ulteriori € 120.000, ai quali ha contribuito il Comune di Pietragalla quale corrispettivo per l’allacciamento alla nuova rete. La tanto attesa opera di un’infrastruttura di fondamentale importanza per i cittadini accolta con tanto entusiasmo, però, non è ancora in grado di erogare agli utenti i tanto attesi promessi servizi. «L’intervento - spiegò il primo cittadino alla Gazzetta lo scorso anno - non è stato ancora completato perché, nel frattempo, sono state aggiunte altre zone. Solo alla fine degli estendimenti, presumibilmente entro fine anno, potremo passare al collaudo e a quel punto agli allacci alla rete degli utenti finali. Comprendiamo il disagio dei cittadini e la loro “fretta” ma ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo». «Siamo esattamente ad un anno da queste affermazioni - ci dice Carmine Ferrara, uno dei cittadini interessati - e non si è mosso nulla. Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare per raggiungere il traguardo? Solo nelle aree urbane a circa 200 metri dal cuore pulsante della cittadina sono un’ottantina le famiglie interessate e ci sono anche delle attività commerciali ed artigianali». «Siamo stufi - continua Ferrara - perché è dal 1996 che contribuiamo al pagamento del mutuo contratto dall’amministrazione comunale per la metanizzazione delle frazioni e noi, nonostante gli elevatissimi oneri concessori, aspettiamo ancora un servizio di primaria importanza e siamo costretti ad un aggravio notevole dei costi per riscaldarci ed avere acqua calda». «A settembre - dice il vicesindaco Antonio Bochicchio - l’impresa ci ha presentato le analisi di laboratorio sulla saldatura dei tubi. A quel punto abbiamo subito chiesto alla provincia lo svincolo della polizza fidejussoria e con sollecitudine sono partite le verifiche dei tecnici dell’ente sui lavori per verificarne la regola d’arte e svincolare la fidejussione. Credo che, al massimo per fine mese, saremo in grado di presentare tutta la documentazione all’Italgas che dovrà effettuare il collaudo, al termine del quale i cittadini interessati potranno fare l’allaccio alla rete». Il collaudo delle opere, trattandosi di gas metano, deve seguire delle procedure particolari, rispettando quanto stabilito dalla circolare 5317 emanata il 6 luglio 1988 dal Ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e dovrà essere effettuato da tecnici specializzati che saranno incaricati di verificare sui lavori in maniera complessiva. Questa volta siamo arrivati davvero vicini alla conclusione della tanto sentita vicenda? |
15/10/2013 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |