Al politico, come si dice di questi tempi, è dato di giocare con le parole.
Al politico, come si dice di questi tempi, è dato di giocare con le parole. I bambini prestano un ascolto particolare alle parole, per loro rappresentano la musica e la voce della verità. Vincenzino, la mascotte del comitato elettorale, con le pungenti parole, mi ha sostenuto e “sopportato” nei 25 giorni di dura e impegnativa campagna elettorale. Vincenzino, a modo suo, ha contribuito a far capire che si può essere allegri della politica, si può scherzare sulla politica, si può vivere al meglio la politica e i suoi retroscena.“Ipolitici” - secondo Vincenzino - “devono essere come i miei genitori: non dicono, ma fanno tanto per me”. Questa è la vera politica. Ringrazio tutti coloro i quali hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti, consentendomi di raggiungere un risultato che considero eccezionale. L’aver superato largamente la barriera dei 2000 voti, con più di 1000 voti ad Avigliano e più di 500 voti a Potenza, significa che tantissimi elettori hanno apprezzato e condiviso, da socialisti, il nostro progetto politico e le nostre battaglie per la crescita della Basilicata. Questo risultato ha un valore tanto più grande se si considera che l’abbiamo conseguito da soli, senza nessuno alle spalle e senza alleanze di desistenza locale, che incoraggia tutti noi a continuare, da Avigliano, a batterci per il bene della nostra città e dell’intera Basilicata. Per questa ragione, sono intimamente rammaricato per il venir meno, durante la campagna elettorale, dell’importante apporto di vecchi compagni socialisti e, in particolare, del segretario cittadino, Stefano Genovese, che ha deciso improvvisamente di dimettersi. All’amico e compagno Genovese auguro buona fortuna, sperando che la nuova rotta, verso cui ha deciso di veleggiare, lo conduca a porti più sicuri, lontano da correnti avverse e dal canto, menzognero e incantatore, di suadenti sirene. Un adagio recita che “pure la più lunga camminata comincia con un passo”. E questo risultato elettorale è stato solo il primo passo, il punto di partenza di un nuovo modo di concepire e fare Politica. Una Politica che non è avviluppata su se stessa, narcisistica e autoreferenziale, ma capace di intercettare, cogliere e tradurre in fatti concreti le istanze dei cittadini. Una Politica che sia al servizio della collettività, e non coinvolta nel gioco del potere. Una Politica che sappia convogliare e trasformare in partecipazione attiva quel diffuso malcontento, di cui l’astensionismo è palese testimone. Spero di riuscire ad esprimere la mia gratitudine, nei confronti degli elettori, attraverso un sempre maggiore impegno, per dare alla politica un futuro migliore e socialista. Avanti, perché la nostra avventura non finisce qui! Grazie a tutti! |
21/11/2013 - autore: Antonio Bochicchio |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |