IL GIORNO DELL'ORGOGLIO SOCIALISTA

A Venezia per il 3° Congresso del Psi anche i delegati lucani

Atto primo. 29 novembre, alle ore 17, presso l’avveniristico Auditorium Terminal 103, a Venezia Marittima, si sono aperti i lavori del 3° Congresso nazionale del PSI. In una sala gremita, ammantata da rose e bandiere rosse, in un’atmosfera da cui traspariva ottimismo e un non celato orgoglio ritrovato, la delegazione della regione Basilicata, tra cui il vicesindaco di Avigliano, Antonio Bochicchio, insieme alle altre rappresentanze provenienti da tutta Italia, hanno assistito, dapprima, a un breve discorso di saluti del Presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha ricordato “la forza e la lealtà del Partito Socialista” e, subito dopo, l’intervento d’apertura del segretario nazionale uscente, Riccardo Nencini. Di fronte una platea attenta, Nencini, fin dalle prime battute, ha tratteggiato, in modo esauriente e puntuale, il quadro del suo operato e del partito, gli obiettivi raggiunti, indicando le sfide per il futuro che i socialisti intendono combattere. “Il Partito Socialista”- ha dichiarato Nencini- “dopo lunghi anni, ha trovato nuovamente diritto di cittadinanza. Ritrovarlo non è stato facile. E’ costato sacrifici e dolorose lacerazioni, ma, alla fine, siamo qui, con un partito con la sua libertà, autonomia e indipendenza”. Il segretario si è inoltrato, in seguito, in una lettura del nostro Paese che “vive un momento di grande difficoltà. Prima la politica dei tagli indiscriminati di Tremonti, poi quella, sotto dettatura, dell’austerità, ha portato l’Italia sul ciglio di un baratro. La spesa pubblica è stata ridotta a tal punto che gli enti locali non riescono più a coprire i servizi primari alle persone”. Nencini ha affermato che “in una società come la nostra, in cui il 10% delle famiglie detiene il 50% della ricchezza, è improrogabile una politica solidaristica e di ridistribuzione in modo equo. Iniziative come la Tobin tax, da noi sollecitata, e una vera patrimoniale rappresentano i mezzi che consentiranno il trasferimento della ricchezza dalla rendita speculativa ai redditi da lavoro”. Per il politico toscano, “oggi, la vera emergenza è la mancanza di lavoro e, in particolare, la disoccupazione giovanile. Un problema di non facile soluzione, che può essere affrontato mediante politiche di investimenti, di sostegno alle piccole e medie imprese o all’auto-impreditorialità giovanile”. A chiosa dell’appassionato discorso del segretario nazionale, Bochicchio ha sottolineato che “ l’intervento di Nencini è stato obiettivo e totalmente condivisibile, con spunti di riflessione. Il nostro ‘purgatorio’ come socialisti è finito. Rientriamo, a pieno titolo, nel dibattito politico italiano e faremo ascoltare la nostra voce, anche, a Bruxelles.” “Il ritrovato consenso” – ha proseguito Bochicchio – “verso il Partito Socialista non è una semplice operazione d’amarcord, una rievocazione nostalgica di un passato glorioso. Ciò è dimostrato dai tanti volti di giovani qui presenti, e che, nei mesi passati, ho incontrato e si sono mostrati entusiastici nell’iscriversi al partito. I giovani hanno scoperto, più che riscoprire, l’attualità e l’universalità degli ideali socialisti. I giovani hanno sete di giustizia, solidarietà e partecipazione”. In conclusione, Bochicchio ha rimarcato che “in Basilicata, il partito deve essere in grado di valorizzare le nuove generazioni, renderle protagoniste. E, in piena autonomia, capace d’intervenire nella vita politica locale e regionale, attraverso un’azione di controllo e, soprattutto, propositiva. Parafrasando il titolo del celebre film, la Basilicata non deve essere un paese per solo vecchi ”.
30/11/2013 - autore: Antonio Bochicchio
Vicesindaco di Avigliano
fonte: LA NUOVA DEL SUD - IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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