LA BASILICATA IN CRISI NON FESTEGGIA L'ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Eletti al parlamentino regionale della Basilicata mi dite cosa c'è da festeggiare?

Eletti al parlamentino regionale della Basilicata mi dite cosa c'è da festeggiare così metto pure io lo champagne in fresco? Da destra verso il centro per arrivare fino a sinistra felici di aver “gabbato” gli elettori forse perché ne hanno abbastanza della democrazia, offrono l’ultimo rinfresco “festaiolo” per sdebitarsi con il loro elettorato per poi dimenticarsi da subito di loro e ricominciare a sostenere la "macelleria sociale": Disoccupazione,degrado,delinquenza,Emigrazione e non solo dei giovani talenti. La Basilicata trasformata in una immensa discarica, le terre più belle e fertili inquinate per sempre e voi festeggiate la vostra elezione. Turismo annientato, agricoltura annientata, tutte le aziende lucane stanno chiudendo e alcune trasferite altrove. Artigiani al collasso finanziario. E voi festeggiate la vostra elezione perché sapete di aver fatto una quaterna secca sulla ruota della Basilicata.Ecco, semmai è meglio festeggiare i lucani e le lucane di “buona volontà”, che ogni giorno sudano, sputano sangue e fanno i salti mortali per arrivare a fine mese. Che crescono i figli cercando di inculcargli valori che ormai si stanno allontanando anche dalle 4 mura domestiche, e tanti di loro sbagliando si affidano alla Dea Bendata del gratta e vinci per risollevare le finanze senza sapere che contribuiscono solamente ad ingrassare il vostro sicuro stipendio di oltre 7.000 euro. Io festeggio quei pochi lucani-locomotive, che tirano migliaia di inutili vagoni occupati da voi politici “parassiti”. Ma questa Basilicata laida, marcia e corrotta da voi, proprio non la festeggio. Perché sarebbe come se il condannato festeggiasse il suo aguzzino, come se l’oppresso festeggiasse il suo oppressore, la violentata festeggiasse il suo branco di violentatori. Il Nostro tsunami si chiama Unità e libertà di cacciare l’invasore politico.
01/12/2013 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD

Back