La superficialità con cui è stato amministrato il Comune di Avigliano, ha portato a situazioni al limite dell’imbarazzo e dannose per la collettività, è il caso del costo del contenzioso che il Comune di Avigliano è chiamato a sostenere.
Una clamorosa vicenda risale a qualche anno fa nel 2007, con l’amministrazione Tripaldi, quando il Comune di Avigliano induce una selezione per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per le prestazioni di assistente sociale (determinazione n. 176, adottata dal Responsabile del Servizio “Socio-Assistenziale” in data 23 novembre 2007).
La selezione portò al conferimento dell’incarico al primo concorrente della graduatoria (determinazione n. 56, adottata dal Responsabile del Servizio in data 28 aprile 2008).
Dopo un mese una concorrente notifica un ricorso al Comune presentato innanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Potenza.
La vicenda fino a questo punto sembra essere simile a tante altre, dove il Comune viene chiamato in causa per numerosi procedimenti che lo vedono coinvolto, ma i risvolti iniziano ad essere “drammatici”, infatti il Giudice del lavoro, con la sentenza n. 2357 del 28 settembre 2010, riconosce alla ricorrente il diritto al risarcimento del danno quantificato in € 24.011,52 oltre interessi legali e condanna il Comune al pagamento delle spese di lite, quantificate in € 2.100,00 oltre spese generali, IVA e CAP.
Oggi viene convocato il Consiglio Comunale per riconoscere la somma complessiva di € 31.541,95 tra i debiti fuori bilancio, di cui € 26.347,94 in favore del ricorrente e € 3.661,26 di spese legali.
In questi casi la domanda è sempre la stessa, di chi sono le responsabilità di tutta questa vicenda ?
La risposta è semplice, la superficialità delle Amministrazioni Comunali di centrosinistra che hanno amministrato questo Comune da sempre, ricadono sempre e solo sulla collettività.

01/12/2013 - autore: Vincenzo Claps

fonte: LA NUOVA DEL SUD - IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA