A PROPOSITO DI SCUSE NEI CONFRONTI DELLA TESTATA GIORNALISTICA DELLA TGR

Oggi si: a prescindere chiedo scusa a chi le merita! Io non so se il marchio esiste - “Asinella”: “open” “free naming, logo, packaging” “referee ed impact factor” Ma se esiste, spero che l’asinella abbia una buona scusa per ragliare.

Lesa maestà al latte dell’”Asinella” -open free- del professore Carlo Cosentino, illustre e stimato docente universitario della facoltà di agraria della Basilicata -dove mi risulta che insegna anche il padre- nonché politico già di AN, poi del Pdl e, oggi, ideologo di FdI. Ma guarda un po' da che pulpito viene la predica sul tema diffamazione a mezzo stampa. Sono stato “colpito” dai tanti termini inglesi, da lui citati, a giustificazione della inesistenza del marchio “Asinella”: “open” “free naming, logo, packaging” “referee ed impact factor”. Ammetto la mia “ignoranza”: a mala pena conosco l’italiano, balbetto il dialetto aviglianese, figuriamoci le lingue straniere. Mi sono spaventato e ho fatto ricorso alla consulenza di una docente universitaria londinese, lucana doc, esperta di corporate bancarie e fondi europei, che mi ha liquidato con poche parole (per poi parlare d’altro): “Tutto è rapportato al rispetto dei regolamenti europei, delle leggi italiane e dei regolamenti applicativi che tutti dobbiamo rispettare compreso le università. Lo “impact factor” deve essere utilizzato con cautela. L'uso dell’IF per la valutazione della ricerca scientifica individuale o collettiva, ad esempio, di dipartimenti o gruppi di ricercatori, o paesi interi, ha costi altissimi in termini dei danni che può recare al sistema scientifico e pochissimi, incerti, benefici. ”Leggo che il professore Cosentino, con i suoi legali, sta valutando le azioni da intraprendere nei confronti del sottoscritto, in difesa della sua onorabilità e professionalità, anche della rispettabilità dell'Ente universitario per cui lavora e, non per ultimi, dei giornalisti del Tg regionale. E allora, sempre più impaurito, vai di qua, vai di la', cerca di qua, cerca di la', a proposito di offese e insulti, e diffamando un bel po’ di persone e la stessa testata giornalistica della TGR Basilicata che qui vuole difendere, guarda un po' cosa ho trovato sul profilo facebook di Carlo Cosentino, che, tanto per avere le idee un po' più chiare, pubblico integralmente: “Carlo Cosentino 2 dicembre - Il servizio di Rai 3 Basilicata di oggi 2/12/13 sui fondi PSR in restituzione all'UE è strabico, approssimativo e offensivo per gli imprenditori agricoli che sembrano essere gli unici colpevoli per mancanza di risorse proprie! La Rai non dovrebbe mandare in onda servizi parziali e scandalosamente benevoli verso chi gestisce queste risorse! Oggi se riesco nel ritagliarmi 2 min di tempo posto due tre esempi di quanto non fatto dagli Assessori regionali (troppi e impreparati) e dai massimi dirigenti (si fa per dire) regionali!”. A proposito di scuse nei confronti della testata giornalistica della TGR, dove in prima linea ci mettono la faccia i giornalisti come il caporedattore Oreste Lopomo o l’affascinante, bella e brava Cinzia Grenci (a questo giro mi è andata bene perché non ho sbagliato a scrivere il cognome), fin da ora e a prescindere se ho torto o ragione delle affermazioni fatte con il mio articolo, chiedo umilmente scusa e invito tutti i lettori ad aprire questa pagina di internet(http://www.regione.basilicata.it/giunta//files/docs/GIORNALE_FILE_588924.pdf) e leggere l’articolo di pagina 4 “La bellezza che raglia”, e guardando la ripresa televisiva “l’esperto risponde” ovvero Carlo Cosentino all’interno della trasmissione “buongiorno Regione “ delle ore 7,45 del 3 dicembre 2013 a cura della TGR Basilicata, per capire che a chiunque fosse venuto il dubbio di una presunta “pubblicità occulta” per induzione, e per questo ho scritto, a torto o a ragione, il mio articolo di denuncia in e senza pretesa di voler offendere l’onorabilità di chicchessia. Professore Cosentino, “È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo.” .Per questo ti invito al discernimento dei fatti addotti, rimanendo nella politica del racconto, altrimenti si corre il rischio di sentirsi falsi “predicatori”, che tentano di sostituirsi al “sapere”, come professori universitari e leaders di un partito politico, diventando personaggi che vogliono attirare a sé le menti specialmente dei giovani. Non andate dietro a loro. Come ti ho anticipato già su aviglianonline.eu, aspetterò senza fare tanto rumore e in religioso silenzio l’annunciata querela. Saprò difendermi utilizzando la cosiddetta controquerela.

Tanto dovevo
15/12/2013 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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