PRIMO DELL'ANNO IN LIRICA

Ad Avigliano il 2014 comincia con la buona musica - Domani nella Sala "Auditorium" concerto dedicato a Verdi

Capodanno 2014 in Lirica ad Avigliano: mercoledì 1 gennaio alle 19,00 si apre il sipario con G. Verdi, dal Nabucco - “Va, pensiero” (Coro), presso la Sala “Auditorium” di Viale XVIII Agosto apertura dalle 18,30. Per quanti non hanno fatto in tempo ad acquistare un biglietto sarà comunque possibile assistere allo spettacolo comodamente da casa grazie alla trasmissione in diretta Streaming realizzata da Domenico Cantalupo collegandosi al sito www.aviglianonline.eu. - Quatto solisti aviglianesi in scena “per iniziare il nuovo anno con l'ascolto di buona musica” all’insegna di “un “respiro d’aria lirica 2014”: Eleonora Claps soprano (W. A. Mozart: Le Nozze di Figaro - “L’ho perduta me meschina”, J. Offenbach: La Perichole - “Ah quel diner!”), Cristina Mecca soprano (G. Puccini: Gianni Schicchi - “O mio babbino caro” - G. Verdi: La Traviata - “Addio del passato” - G. Puccini: La Bohème - “Quando m’en vo”), Pina Sordetti soprano (G G. Puccini: Tosca - “Vissi d’arte” Madama Butterfly - “Un bel dì vedremo”) e Dino Lorusso tenore (G. Donizetti: L'Elisir d'Amore - “Una furtiva lagrima” - G. Puccini: La Bohème - “Che gelida manina”). La musica è caratterizzata dal suono del pianoforte eseguita dalla celebre pianista Yuna Saito, mentre il coro è composto dal “corale unitre” e dal “coro folkloristico” tutti aviglianesi magistralmente diretti dalla maestra Maria Teresa D’Amore. Le luci, la musica ed il cast trasformeranno magicamente questo nuovo teatro in una piccola Arena di Verona. Ha dichiarato il sindaco di Avigliano Vito Summa – “Sarà l'occasione per iniziare l'anno in un nuovo modo, direi proteso verso l’arte e la cultura di cui la lirica è una delle espressioni più alte, forse poco seguita da un pubblico vasto, e la sfida dalla città di Avigliano è proprio quella di rendere questa forma d’arte più popolare facendola apprezzare anche ai giovani – e il nostro “teatro auditorium” sarà il fiore all’occhiello per queste manifestazioni” – continua il sindaco – “Il concerto lirico “le nozze di Figaro” che si è tenuto a giugno è stato di alta qualità e molto apprezzato tanto che si è registrato il tutto esaurito – e sono convinto che anche questo concerto non sarà da meno. Avigliano sta comprendendo di avere delle potenzialità per svilupparsi dal punto di vista regionale nel campo della lirica, che io definisco una perla sconosciuta e pertanto deve imparare ad avere coraggio ed ad osare: il 2014 sarà un anno importante sotto questo profilo. Il concerto di Capodanno – prosegue il sindaco - è sicuramente un modo per far conoscere la nostra città, una vera e propria vetrina di buona musica. Conclude - Il concerto quindi dà un segnale di speranza per l'anno nuovo da affrontare visto come una grande opportunità che Avigliano potrà avere nel 2014. Grazie al grande fascino che esercita il teatro d'opera che non è costituito solo da ciò che avviene sulla scena, bensì anche dall'emozione per il rito sociale che nel teatro si compie. L’amministrazione è in prima linea”. Dopo le parole del sindaco condivisibili, si può dire che ad Avigliano, si va a teatro per vedere ed ascoltare la musica lirica interpretata da protagonisti non professionisti tutti aviglianesi e non certo per farsi vedere, per sfoggiare abiti sontuosi e raffinati gioielli; per intrecciare pettegolezzi, amori; per concludere affari o accordi politici. Comportamenti appartenenti alla cultura della seconda metà dell’ottocento ancora oggi azionata nei teatri frequentati dalla “crème” nazionale lontani dai pensieri comunali di Avigliano. All’”aria” diretta da Pina Sordetti è affidata l’espressione dei sentimenti dei personaggi e la musica prende il sopravvento sull’azione e sul dialogo, ad ogni sillaba corrisponderanno più note (vocalizzi). La voce soprana e quella tenore canteranno con agilità e potenza una melodia ampia e orecchiabile il ritmo sempre regolare e la musica del pianoforte sarà espressiva dell’opera. La voce solista è accompagnata da una base orchestrale. La melodia, attraverso il superamento dell'alternanza di recitativo e aria, assumerà l’andamento del discorso e del dialogo e presenterà un deciso carattere di continuità (la “melodia infinita”); parallelamente accentuata dagli elementi di continuità con l'adozione dei Leitmotive (“motivi conduttori”, temi musicali celebri che caratterizzano un personaggio o un’atmosfera e che ritornano continuamente); il predominio del canto e della voce non è mai assoluto e la musica e il coro diventano protagonisti del dramma, e non come semplice accompagnamento sonoro e vocale. Alla fine Calerà il sipario con G. Verdi: dalla Traviata - “Brindisi”, cantato da tutti pubblico compreso. Il successo è garantito.
31/12/2013 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD - AVIGLIANONLINE.EU

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