Tra i primi consiglieri comunali, era socio del Rotary
E’ morto domenica scorsa, all’età di 83 anni, l’avvocato Nino Giordano. I funerali si sono celebrati ieri nella chiesa di San Francesco a Potenza. Le sofferenze che ha patito e che ne hanno preceduto la morte, ci lasciano sgomenti di fronte al male che può sconvolgere in qualsiasi momento la vita di una persona. Ma lui ha saputo reagire con dignità. Un principe del foro conosciuto e stimato da tutti, grande personaggio nella scena politica degli anni 50, essendo stato uno dei primi consiglieri comunali dopo la caduta del fascismo per il movimento sociale italiano. E poi, fino a quanto le forze lo hanno sorretto, un vero uomo sociale, già consigliere della Banca d’Italia, socio del Rotary club e grande devoto di San Padre Pio. Studioso e interprete di una giurisprudenza raffinata e degna di prosceni forensi ha fatto scuola nel mondo dell’avvocatura lucana. I suoi modi di essere avvocato erano :Comunicazione efficace, retorica, dialettica. Al servizio della giustizia. Stimato e benvoluto da tutti, ma soprattutto dai suoi avversari, l’avvocato Nino Giordano lascia un timbro di grande spessore culturale. Lo ricorderemo come un uomo garbato, costruttore di dialogo e di confronto, sempre alla ricerca del bene per la sua città , che amava e a cui ha dedicato con generosità le sue energie. Una solitudine che possiamo in parte mitigare seguendo il suo esempio. Con l’avvocato Giordano, se ne va un pezzo di storia forense di Potenza.
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21/01/2014 - autore: Enzo Claps |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |