27 gennaio: il valore storico e umano di questa giornata per non dimenticare l’oltraggio di un regime che, nel puntare l’indice sugli Ebrei, mostrò di avere in odio l’umanità nella sua interezza.
Legge 20 luglio 2000, n. 211 art. 1: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.». Chi meglio dell’insegnante scrittrice Miriam Rebhun potrà spiegare agli alunni di Avigliano il valore storico e umano di questa giornata per non dimenticare l’oltraggio di un regime che, nel puntare l’indice sugli Ebrei, mostrò di avere in odio l’umanità nella sua interezza. Nata a Napoli nel 1946 da padre berlinese e madre italiana, ha vissuto a Haifa, nella Palestina sotto Mandato Britannico, fino ai primi mesi del 1948 quando il giovane padre è caduto in un attentato. Tornata a Napoli è stata accolta dalla famiglia materna ed inserita tanto nella realtà cittadina che nella piccola e compatta Comunità ebraica. Discendente da nonni paterni inghiottiti dalla Shoah ha sentito sempre più negli anni il desiderio ed il dovere di ricostruire attraverso i documenti quelle vite travolte dalla Shoah che sono diventate protagoniste del racconto “Un Nome e Poche Date”. Stolperstein, in tedesco, è la pietra smossa del selciato, quella in cui si può inciampare. A questa parola fa riferimento il titolo che Miriam Rebhun ha voluto dare al suo nuovo libro: “Ho inciampato e non mi sono fatta male”. «Io sono una testimone di seconda generazione, non ho vissuto la guerra, non sono una sopravvissuta allo sterminio, ma sono figlia ed erede del nazismo e delle leggi razziali fasciste». Così inizia il delicato e umanissimo libro di memorie di Miriam Rebhun. La Germania razzista e violenta di Hitler, la Palestina eroica e turbolenta degli albori e la Napoli povera ma generosa del dopoguerra sono gli scenari raccontati nel libro che fanno da sfondo alla storia familiare dei Rebhun. Un libro che non è solo atto di risarcimento e di giustizia postuma, ma anche lezione di umanità. Un libro da leggere per capire come la prosa si insinua nella coscienza come una lama sottile e ne penetra i recessi. Scarna e essenziale quando dice della solidarietà dei tanti che, col pudore dei “giusti”, hanno salvato gli Ebrei dalle grinfie delle leggi razziali e dall’orrore dei campi di sterminio. La manifestazione “Dalla memoria una storia nuova” organizzata dall’Istituto Comprensivo “ G. Carducci” – “ T. Morlino”, dall’istituto Tecnico Economico Indirizzo “ Amministrazione, Finanza e Marketing”, con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione del comune di Avigliano si terrà Giovedì 30 gennaio 2014 ore 18.00 – “Chiostro Palazzo di Città” Corso E. Gianturco –Avigliano. Prevista la diretta streaming su:www.aviglianonline.eu -www.radioavigliano.net |
29/01/2014 - autore: Enzo Claps |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |