L'ABUSO EDILIZIO DI PALAZZO TELESCA E LA GUERRA DEI MANIFESTI

Avigliano, botta e risposta tra maggioranza e Rosa (Up)

Avigliano. Abusivismo edilizio a Palazzo Telesca: la polemica corre sui muri. Da una pièce teatrale, tutta politicamente privata, la “guerra” dei manifesti ha generato un’altra “battaglia”, consumatasi sui muri cittadini, a seguito dell’ennesimo affondo di Unità Popolare e del suo lider maximo, il consigliere Vito Fernando Rosa. Suggerito dal suo spin doctor, “Mister X”, al fine di tutelare i suoi “terreni” interessi privati, ha fatto affiggere un manifesto, dove diffida il Sindaco Summa, in ossequio alla sentenza n. 329/2013 Reg. Prov. Coll., ad intraprendere tutte le azioni repressive nei confronti dell’abuso edilizio del Palazzo Telesca, sollecitandolo ad acquisire i Piani Abusivi di detto fabbricato sito in via G. Fortunato. A questa “imboscata”, non è tardata la “controffensiva” delle forze del centro-sinistra, espressione della maggioranza, “schierate” a difesa dell’operato fin qui corretto del Sindaco Vito Summa, della sua giunta e dell’ufficio tecnico comunale. “Arma” scelta, per la sfida a “singolar tenzone”, ancora un manifesto che spiega, alla cittadinanza, le azioni intraprese. Le due locandine affisse spiegano, a modo loro, le “verità”. Bertolt Brecht le avrebbe commentate così:“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.”. Per non cadere nella trappola di chi “abbaia alla luna” e, avendo poca voglia di “andare a Canossa”, mi astengo dal commentarle. Però è opportuno riavvolgere il nastro della vicenda, per far capire l’ambiguità dello spin doctor che, senza ragione e senza effetto, attraverso l’”uso” e l’”abuso” del consigliere di UP, tenta di trasformare un “fatto” privato di compravendita di un immobile che si voleva pagare meno, in un “interesse” politico della collettività. Partiamo da una lettera del 18/4/2012 inviata dallo spin doctor alla ditta proprietaria del palazzo e, per conoscenza, al sindaco di Avigliano: “ (…) rinnova la proposta di stipulare il rogito di compravendita con lo scrivente (…) rispetto alla precedente proposta del dicembre 2009 (…) se si lascerà cadere anche questa ulteriore proposta (…) diversamente, come già comunicatogli lo scrivente continuerà nella propria azione legale su tutti gli aspetti che riguardano lo stabile e quanti risultano coinvolti. (…)”. Una missiva dal contenuto ambiguo, ma dai toni ben chiari. Temo che la vicenda non sia giunta a conclusione, e ci aspettano, nel futuro, altri “colpi di scena”.
01/02/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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