POTENZA, SABATO 15 FEBBRAIO 2014 – CONGRESSO REGIONALE DEL PSI

Intervento di Antonio Bochicchio

Compagni e compagne, il 2014 sarà un anno cruciale per le sorti della nostra regione, dell’Italia e dell’Europa. Infatti, nella tarda primavera, avranno luogo importanti competizioni elettorali, quelle che porteranno all’assegnazione dei nuovi rappresentanti al parlamento europeo e all’elezione del nuovo sindaco di Potenza. E’ fondamentale, compagni, che, a quella data, il Partito Socialista si presenti con il proprio simbolo e con le proprie liste. Sarà la prova, dopo le elezioni regionali, dell’autonomia politica riacquistata. E il PSI dovrà rappresentare, altresì, un polo di attrazione per tutte quelle forze politiche che, nel centro-sinistra, si dichiarano “riformiste”. Una coalizione riformista, europeista, anti-populista, direi socialista, che sappia guardare in faccia, senza ipocrisia, la realtà, e che abbia il coraggio di indicare soluzioni giuste, realistiche e necessarie, alle problematiche insite in essa. Aspetto essenziale del nostro impegno politico e afflato ideale, sarà la lotta contro ogni forma di discriminazione o emarginazione culturale, sociale ed economica. E la forza della nostra piattaforma programmatica risiederà, appunto, nell’identificarci ed essere identificati come una formazione politica più aperta, più inclusiva, meno faziosa, più unitaria, più europeista. In sintesi, un partito socialista e riformista. E’ per questo che il P.S.I., nell’ambito delle alleanze, proporrà con priorità l’intesa sul terreno riformista, sul terreno del confronto programmatico che è l’unico – come dicono le nostre dichiarazioni politiche congressuali – sul quale sarà possibile definire e proseguire il rapporto con il Partito Democratico. Non ci sono altre vie, possibilità o alternative per emergere da questa crisi economica, culturale e valoriale. Un salto di qualità che si compie, quindi, con le tesi di questo congresso: non la ricerca di alleanze preordinate, non formule precostituite, bensì, un processo che porti ogni forza politica a liberarsi da vecchi schematismi o contrapposizioni, e ad unirsi per una politica di sviluppo e di giustizia sociale. Il Partito Socialista, quindi, dovrà svolgere il ruolo di orientamento e di indirizzo per le grandi scelte di politica economica e sociale, a livello regionale, nazionale ed europeo. Sarà mediatore ed interprete delle aspirazioni e dei bisogni dei cittadini. Compagni, per realizzare la nostra agenda programmatica, il nostro progetto riformista, abbiamo bisogno di un partito forte, radicato nel territorio, organizzato, dinamico, efficiente. Riannodare i legami con i nostri referenti sociali tradizionali e creare degli altri con i nuovi segmenti della società, una maggiore valorizzazione dei nostri dirigenti più preparati, saranno le leve attraverso le quali scardineremo quel diaframma che separa, oggi, la gente dalla politica, dal nostro partito. Solo in questo modo la gente riscoprirà il gusto della politica, del confronto e del dibattito. Solo in questo modo la gente riscoprirà un protagonismo che, da tempo, ha dimenticato. Compagni, abbiamo l’orgoglio di appartenere ad un partito che ha una nobile tradizione. Un partito che annovera, nella sua storia, campioni di lotta per la giustizia e la libertà: Nenni, Pertini, Lombardi e Fortuna. Che il loro fervore ideale sia l’humus nel quale affondare le radici di un nuovo Partito Socialista, capace di affrontare le battaglie per la creazione di una società moderna e libera. “Qual è il messaggio politico che, oggi, esprime il Socialismo?” Questa fu la domanda che Peppe Giudice rivolse, durante un’intervista, a Riccardo Lombardi. Il dirigente politico rispose: “E’ il progetto di una società nella quale a ciascun individuo sia data la massima possibilità di influire sulla propria esistenza e sulla costruzione della propria vita". Compagni, questo è stato, è e sarà il nostro compito, come socialisti.
16/02/2014 - autore: Antonio Bochicchio Vicesindaco di Avigliano membro direzione nazionale PSI
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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