VOLEVANO IL CEMENTO AL POSTO DEL CAMPETTO DI LAGOPESOLE

Da tempo i cittadini protestano: «No alla ristrutturazione»

LAGOPESOLE . Tra gli appalti caduti nel mirino della Procura di Potenza nell’inchiesta denominata «Vento del Sud», spicca anche quello relativo alla ristrutturazione del campo sportivo di Lagopesole. Ristrutturazione «contestata » da molti cittadini della frazione aviglianese perché si sono visti chiudere il campo di calcio, unico spazio per poter fare sport, in cambio di uno spazio attrezzato fruibile dai turisti e dai residenti. Cemento, insomma, in cambio di uno rettangolo di terreno adibito a campo di calcio. Appena gli sportivi si sono resi conto che in quel modo si sarebbe cancellata la gloriosa squadra di calcio, nata nel lontano 1951, hanno promosso una raccolta di firme e petizioni varie inviate all’amministrazione comunale di Avigliano, in cui si chiedeva di soprassedere ai lavori per la riqualificazione e di impegnare eventualmente quella somma per spandere sul terreno un manto erboso. In questo modo si sarebbe annullato il problema della polvere che si alzava quando si giocava a calcio e tirava il vento. È iniziato cosi un braccio di ferro tra il comitato del «no alla ristrutturazione» e l’amministrazione comunale che ha voluto iniziare i lavori affidati alla ditta che aveva vinto l’appalto. Sulla questione si sono organizzati dibattiti, faccia a faccia, scontri politici e alcuni consigli comunali, ma gli amministratori sono stati irremovibili. Il Comitato si è appellato anche alla Principessa Doria Panphili, che aveva donato il terreno da adibire «esclusivamente » a campo sportivo alla popolazione di Lagopesole e quindi al comune di Avigliano, ma anche in questo caso, pare che gli amministratori abbiano convinto gli eredi Doria che non avrebbero stravolto la volontà dei loro antenati e quindi hanno fatto proseguire i lavori di ristrutturazione.
23/02/2014 - autore: Antonio Pace
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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