È SCONTRO SULL'ASSEGNO DI FIORE

Le difese presentano due perizie sui favori dell'imprenditore: «Mai avvenuti»

Ha portato a sua di­fesa l'assegno con cui ha resti­tuito all'imprenditore Bartolo Santoro i soldi delle gomme nuove per l'auto della moglie. Ma per l'ac­cusa era già troppo tardi spe­cie perché quando è stato incas­sato Rocco Fiore ave­va già rice­vuto il pri­mo avviso di proroga delle inda­gini nei suoi confronti. Non sono mancati momenti di tensione ieri mattina al Riesame durante la discussione delle difese dei 7 destinatari del­l’ordinanza spiccata dal gip Ro­sa Larocca lo scorso 21 febbraio nell'ambito dell'ultima inchiesta su mazzette e appalti dell'an­timafia lucana. I primi a prendere la parola sono stati i legali che assistono il dirigente dell’area verde del Comune di Potenza Pino Brindisi, l’ex capo del Comune di Avigliano Rocco Fiore e l'imprenditore di Pietragalla Bartolo Santoro, che si trovano tuttora agli arresti domiciliari. La decisione sulle loro istanze dì liberazione è attesa al massimo entro giovedì, come pure per Donato Colangelo, un altro imprendito­re sottopo­sto all'obbli­go di firma, più altri 3 che hanno il divieto di dimora nei ri­spettivi pae­si di resi­denza: l'ex assessore del Comune di Avigliano Emilio Colangelo, l'assessore del Comune di Pietragalla Canio Romaniello e il capo dell'ufficio tecnico del comune di Brienza Giusep­pe Michele Palladino.
La difesa di Santoro, in parti­colare, ha depositato in udienza due distinte perizie sui lavori ef­fettuati nello, studio di Romaniello e sull'abitazione di Fiore dove secondo la prospettazione dell'accusa l’imprenditore si sa­rebbe impegnato a realizzare un impianto fotovoltaico. Una promessa mai realizzata in concreto perché sarebbe sta­to impossibile -secondo le dife­se- dato che l'abitazione di Fiore era predisposta per un altro ti­po di impianti. Perchè «gli indagati hanno modificato i loro comportamenti dopo aver ricevuto gli avvisi di proroga delle indagini», stando invece all'ac­cusa. Oltre ai 7 destinatari della misura cautelare, risultano indagate altre 13 persone per cui nei prossimi giorni il pm France­sco Basentini potrebbe chiedere il rinvio a giudizio. Non sono da escludere nem­meno ulteriori sviluppi dato che l'inchiesta condotta dagli agenti della Squadra mobile del capoluogo si sarebbe sviluppa­ta anche in altre direzioni. Tra i filoni di particolare inte­resse investigativo c'è quello sull'appalto per la manutenzio­ne degli Impianti termici della Regione. Ma un altro riguarde­rebbe anche un presunto giro di escort utilizzate per compiacere l'amministratore di turno e punterebbe dritto verso il Co­mune di Potenza.
12/03/2014 - autore: Leo Amato
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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