CONGRESSO CITTADINO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI AVIGLIANO

La lunga settimana prima del congresso del 29 marzo per trovare la quadra sul nome del nuovo segretario che piace a Lui. Il nome ve lo suggerisco io – proprio Lui: ANGELO VITO SABIA

A.A.A. Nuovo Segretario PD Aviglianese Cercasi (disperatamente). Perché sono certo che ve ne siano, e più d’uno e, perché perdere oggi la sicurezza di governare Avigliano da parte del partito di maggioranza significherebbe perdere la città, per tutti e per sempre. Senza possibilità di recupero (come i nostri contratti perduti). Sciogliere l'enigma del segretario fra uno che piace per primo alla “longa manus” della Lega Nord residenza feudale “giardiniera” di Sant’Angelo frazione di Avigliano che, guarda caso ogni volta che si deve votare il segretario e il direttivo detiene il maggior numero di tessere, tanto che potrebbero eleggerselo da soli e a loro “piacimento” o forse meglio “somiglianza”, e uno che piace anche all’altra parte del partito dislocato sul resto del territorio che lavora per il consenso e non per la caccia al tesseramento. Anche questa volta la storia si ripete in vista del Congresso cittadino, nel Pd si discute sulla possibilità di scegliere un nome condiviso. Offuscata dalle polemiche di piccolo cabotaggio all’Antonio Mecca e dalle eterne lotte fra correnti di un territorio d’interesse (Giardiniera) con il resto del territorio aviglianese, come sempre, la questione rimanda ad alcuni fra i più spinosi interrogativi della teoria politica contemporanea che ad Avigliano si ripete almeno da due lustri e mezzo. Che cosa fa di un segretario politico del PD un “buon politico”? Doti personali di onestà, buona fede, passione? Capacità amministrativa e di governo? Conoscenza delle procedure, delle tattiche e finanche dei segreti che presiedono alle complesse dinamiche delle assemblee rappresentative e degli organi istituzionali nei quali lui e la sua “parte” si trovano ad operare? Solide basi culturali multidisciplinari, che attingano a diversi sfondi (di tipo umanistico, scientifico, giuridico-economico)? Esperienza nel mondo del lavoro e sensibilità ai suoi problemi, alle sue condizioni di vita “reale”? E allora questa figura il PD aviglianese la tiene? E come che la tiene! Ma chi è? Ma è proprio lui: Angelo Vito Sabia politico di lunga data che in questi ultimi 25 anni ha determinato prima le sorti comunali del monocolore della Democrazia Cristiana e poi, ancora oggi, dell’intero centro sinistra. Già Assessore nel 1993 con l’ultimo sindaco democristiano Pinuccio Tripaldi che fu il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini e anche l’unico sindaco che si dimise anticipatamente per disaccordi con il gruppo di maggioranza capeggiato sempre da Angelo Vito Sabia. Piccola parentesi per la storia di sindaci dimissionari di Avigliano: (il sindaco del PCI del 1975 non si dimise, fu mandato a casa dai suoi stessi compagni di governo locale perché sfiduciato). Continuando con Sabia, già consigliere comunale, già consigliere provinciale di Potenza e oggi “Cur Deus Homo – causa e fine dell’incarnazione” di un partito democratico appiattito, insofferente e pauroso di fare a meno di Loro. Di questi tempi, in cui il lavoro scarseggia, e’ una opportunità da non sottovalutare: da sabato e’ aperta la vacancy di Segretario del Partito Democratico di Avigliano. Si accettano puntate sulla ruota di Giardiniera di Sant’Angelo. Domenica l’enigma del segretario sarà sciolto. E se sarà lui o uno vicino, ma proprio vicino a Lui, la cosa non deve sorprendere, né scandalizzare. I regimi democratici sono fondati sul consenso. È dal consenso che traggono la loro primaria fonte di legittimità. La “mobilitazione emotiva” non è certo estranea ai regimi autoritari, ma questi ultimi non sarebbero tali se non si affiancassero ad essa anche gli “argomenti della forza”. E del resto il consenso non passa solo attraverso la pura condivisone di elementi razionali ma passano soprattutto attraverso il peso di un pacchetto consistente di tessere.
23/03/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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