ANTONIO PACE: "SOSTENGO GIANNI PITTELLA PER UNA NUOVA EUROPA"

Oggi con Renzi e la scelta convinta del maggior partito di centrosinistra di aderire al Partito Socialista Europeo, in occasione dell’ultimo congresso tenutosi a Roma, fa del PD un vero partito europeo

“Profondamente convinto della scelta, sosterrò Gianni Pittella candidato del PD alle elezioni europee ed invito a fare lo stesso quanti come me sono convinti che vi sia la necessità di andare “verso una nuova Europa” che sia dei cittadini e per i cittadini, una nuova Europa che promuova politiche di occupazione, governi realmente l’economia e si occupi di economia reale, una Europa più sociale che sia per l’uguaglianza e riconosca i diritti di tutti, una Europa davvero democratica”
Questo rende noto Antonio Pace, consigliere comunale di “Centrosinistra per Avigliano”, una militanza sempre nella cultura socialista e dopo l’esperienza nella due amministrazioni Tripaldi ( 2000- 2005 e 2005-2010), Antonio Pace è da poco ritornato in consiglio comunale ad Avigliano, continuando il suo percorso di certo nel centrosinistra ma in continuità con la sua formazione politica nata e cresciuta nel riformismo italiano.
“L’impegno politico, sin dalla mia gioventù da quando ancora nemmeno ero maggiorenne, è stata la mia più grande passione, con attivo impegno personale nella grande famiglia del Socialismo europeo insieme a tanti altri coetanei che insieme rappresentavamo la nuova generazione desiderosa di impegnarsi in politica. Il mio impegno inizia appena dopo gli anni bui della fine della prima repubblica, che con essa, a torto o a ragione, ha segnato anche la fine del periodo di partecipazione di massa alla vita e all’azione politica, ma ancor peggio, ha prodotto la liquidazione, spesso poco onorevole, di tante menti che avevano pensato e costruito il modello di crescita e di sviluppo del nostro paese” dichiara Pace “Inizia con la costituente a Roma dello SDI, il nuovo partito della tradizione socialista in Italia, convinto che fosse per me il luogo naturale per impegnarmi e modestamente contribuire a dare un futuro al pensiero riformista in cui mi sono idealmente riconosciuto e che ho sempre pensato fosse profondamente radicato nella tradizione democratica italiana”. Per l’esponente consiliare nonostante vari tentativi nella caparbia difesa dell’idea di autonomia e il venir meno della contrapposizione ideologica che ha favorito l’avvento del maggioritario, il partito non è stato più capace di auto rigenerarsi limitandosi a baluardo di una tradizione che nel frattempo aveva iniziato a radicarsi e a germogliare in uno dei due grandi blocchi maggioritari del nostro paese. Per Pace questa nuova geografia politica ha fatto si che anche in Italia, insistentemente si iniziasse a guardare come modello di riferimento e ad ispirarsi al PSE che nel frattempo in Italia aveva unito la trazione socialista con una parte di ispirazione popolare europea.
“Oggi con Renzi e la scelta convinta del maggior partito di centrosinistra di aderire al Partito Socialista Europeo, in occasione dell’ultimo congresso tenutosi a Roma, fa del PD un vero partito europeo. L’intesa federativa poi del Psi di Nencini che ha prodotto candidature nelle liste del Partito Democratico nei fatti ricompone in Italia la tradizione socialista - continua -In virtù di questi avvenimenti e delle consequenziali considerazioni appena esplicitate, ho maturato la scelta di aderire al Partito Democratico che considero ritrovato luogo naturale per chi come me socialista ha sempre ritenuto che nell’impegno politico non ci si possa accontentare di riferimenti superficiali o di utopie vagheggianti, e che il vero fine dell’impegno politico sia esclusivamente cambiare l’Italia e l’Unione Europea per i suoi cittadini. Solo con la formazione di partiti europei saremo in grado di andare “verso una nuova Europa” davvero democratica e finalmente offrire prospettive concrete alla costruzione degli Stati Uniti d’Europa” continua il consigliere comunale “Per la prima volta dai trattiti di Lisbona, il 25 maggio noi cittadini europei non eleggeremo solo il Parlamento europeo ma sceglieremo anche chi e come governerà l’Europa, quali politiche e quale Presidente della Commissione vogliamo. Un avvenimento molto importante con il quale l’Unione da il via per la prima volta ad un sistema di governo parlamentare e di democrazia europea dove noi elettori con la nostra preferenza sceglieremo insieme al Presidente della Commissione anche le politiche da cui dipende la possibilità di superare la crisi ed invertire la china. Questa è la vera posta in gioco delle elezioni europee”. “Nei dibattiti - confronto tra i principali candidati alla Presidenza della Commissione europea tenutisi il 28 aprile a Maastricht e lo scorso 9 maggio, Festa dell’Europa, a Firenze in occasione della Conferenza “ Lo stato dell’unione” organizzato dall’Istituto Universitario Europeo, il socialista Martin Schulz ha ben argomentato la sua idea di Europa, ribadendo si la necessità di tenere i conti in ordine, ma concentrandosi sugli investimenti da porre in essere e sulle politiche ormai indispensabili alla crescita. - conclude - In questo periodo ed in più occasioni, ho avuto modo di incontrare ed ascoltare l’europarlamentare Gianni Pittella nel suo tour in Basilicata, che con la sua grande esperienza in seno al Parlamento europeo, di cui è anche Vice Presidente, non manca di rimarcare la necessità di porre in campo da parte dell’Unione Europea politiche di crescita e di sviluppo. A Napoli lo scorso 10 maggio alla manifestazione “Venti del Sud - 20 idee per cambiare rotta” da lui organizzata, ho potuto apprezzare il suo grande senso di meridionalista e la sua ambiziosa visione di sviluppo del sud per un reale protagonismo in Italia e in Europa”.



19/05/2014 - autore: Leonardo Pisani
fonte: GIORNALELUCANO.COM

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