A MONTE CARMINE IL PERICOLO ETERNIT

Lastre abbandonate lungo il ciglio della strada

AVIGLIANO. Lastre di eternit abbandonate lungo il ciglio della strada che porta all’Osservatorio astronomico, in località Monte Carmine. Dopo alcune segnalazioni di cittadini , il consigliere comunale del Psi Antonio Pace, recatosi sul posto per un sopralluogo, si è fatto fotografare vicino al materiale fibrocementoso a base di amianto ed ha postato su twitter e facebook le immagini. Il ritrovamento, oltre a far scattare le dovute ed immediate misure per la rimozione delle lastre, largamente utilizzate finché non ne fu scoperto l’alto potere cancerogeno, ha scatenato una querelle politica tutta interna alla maggioranza, anzi, per meglio dire, allo stesso Psi.«Già da tempo - afferma il vicesindaco con delega all’amciente, al territorio e ai lavori pubblici - ho attivato tutte le procedure tecnico-amministrative atte all’identificazione, alla rimozione, allo smaltimento e alla liquidazione delle spese dei fogli di cemento-amianto, qualificati come rifiuti speciali e pericolosi, abbandonati sul Monte Carmine». «Infatti . continua -, il giorno 30/04/2014, a seguito di segnalazioni di diversi cittadini, alcuni agenti del Comando di Polizia Locale hanno fatto un sopralluogo ed hanno riscontrato la presenza dei manufatti in fibrocemento. «L’Ufficio Tecnico del comune - continua -, riscontrata la pericolosità dei materiali incustoditi, ha ritenuto di procedere alla rimozione delle lastre e alla loro messa in sicurezza attenendosi all’iter di legge e, dopo l’acquisizione di preventivi, ha aggiudicato l’intervento ad una ditta specializzata per un importo di 1.586,00 Euro». Il Vicesindaco, nell’invitare il neo-consigliere Pace «a seguire con maggiore attenzione e costanza la “vita amministrativa”», lo esorta ad «evitare inutili exploits giornalistici, tali da ledere ingiustificatamente l’immagine dell’Amministrazione». La controreplica di Pace non si è fatta attendere. «Sollecitato rispetto alla questione, ho segnalato per le vie brevi la presenza di questo materiale altamente inquinante agli uffici comunali, dai quali ho appreso che gli stessi, già conoscenza del fatto, si erano prontamente attivati nel segnalare il tutto alle autorità e predisporre la rimozione del materiale». «Il mio sopralluogo - continua -, perlustrazione atta a denunciare quanti si sono resi responsabili di un atto deplorevole, che va condannato, perseguito e punito, è stata fatta da un consigliere che vuole essere parte attiva nella vita amministrativa nel doveroso rispetto dei cittadini che ci hanno votati. Il mio gesto è stato inteso, invece, come azione prevaricatrice di presunti ruoli e competenze politiche. Io ritengo, al contrario, rientri semplicemente nella normale attività di consigliere comunale». «Per salvaguardare la nostra “credibilità” come consiglieri e amministratori - chiosa Pace - ancor prima che curaci della sola “immagine dell’Amministrazione stessa” dovremmo pensare ad azioni concrete e risolutive delle tante problematiche irrisolte che, pur se non ascrivibili a responsabilità politiche personali, ancora investono la nostra città».
09/06/2014 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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