La strada stretta, le muraglie di neve e alcuni mezzi rimasti bloccati hanno fermato la corsa Potenza-Avigliano sulla Sp 30. Paralizzate anche la statale 7 e la provinciale 6.
AVIGLIANO - Altro che immagini da romanzo da «Il dottor Zivago»! La realtà vissuta dai pendolari e dai viaggiatori diretti ieri pomeriggio ad Avigliano è andata ben oltre l'immaginazione del romanziere russo Boris Leonidovic Pasternak. Si sono trovati per ore e ore bloccali a qualche chilometro da casa nel cuore di una giornata di sole dopo tanti giorni trascorsi sotto nevicate e bufere. L'autobus delle Fal, corsa n. 1405, era partito alle 13,45 da Potenza con arrivo previsto alle 14,25. A pieno carico. Giunto nelle vicinanze della Cartiera ha trovato due camion fermi. Con difficoltà, a causa della strada stretta, segnata ai lati da muraglie di neve, è riuscito a superarli. Sull'altra corsia, macchine in difficoltà, che a poco a Poco venivano liberate grazie alla generosità di improvvisati e casuali volontari. Poi, l'incontro con i Carabinieri che hanno sconsigliato il proseguimento della corsa e la sosta angosciante e trepidante per ore intere in un autobus diventato custode silenzioso di insulti e imprecazioni contro coloro che dovrebbero garantire la sicurezza delle strade, anche in presenza di neve. Soltanto l'abilità e la professionalità dell'autista Luigi Santoro, coadiuvato da due funzionari delle Fal, hanno evitato il peggio, con il bus che è giunto ad Avigliano poco prima delle 17,00. È andata meglio a quattro signore, che sfidando l'inclemenza del tempo, hanno abbandonato l'autobus e a piedi hanno raggiunto il paese e le loro abitazioni ( 5 Km ). La città, ieri pomeriggio, si è trovata praticamente isolata. Oltre alla Strada provinciale 30, sono rimaste paralizzate anche le altre due arterie di accesso all'abitato: la Statale 7 che porta a Ruoli in prossimità di Montocchio e la SP 6 che collega San Nicola con Avigliano. Tutto questo a causa del vento che si è abbattuto sulla zona, come avviene anche d'estate (non a caso la località si chiama Serra Ventaruli), ma soprattutto per la ristrettezza della carreggiata, priva di piazzole per consentire il transito a due veicoli che necessariamente si sarebbero incrociati. Possibile che chi opera sugli spazzaneve non conosce queste piccole, banali accortezze? Un viaggio, insomma, da archiviare nella memoria dei malcapitati pendolari, ma un viaggio anche da far riflettere a chi istituzionalmente dovrebbe evitare che certe situazioni possano avvenire in paesi di montagna, già duramente provati dall'assenza di operativi e funzionanti PIANI NEVE e già costretti per lunghi giorni a lottare contro disagi di ogni tipo su strade e vicoli coperti di neve e ghiaccio, la cui permanenza si annuncia, purtroppo, duratura nel tempo. |
16/02/2012 - autore: anonimo |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |
Franco Della Fonte da Avigliano | 18/02/2012 - 07:29 |
Finalmente......una critica alla strepitosa macchina antineve e di protezione civile diretta dai GRILLI che dopo le varie dirette TV sono spariti dalla circolazione.....forse sono andati a spalare personalmente seeeeeee....STU MUSCH pe la fatia. |