Per il consigliere comunale di Fratelli D'Italia la comunità di Possidente si batterà per una migliore sistemazione dell’ufficio postale garantendo una più adeguata privacy
L’ufficio postale di Possidente è salvo, infatti con la Sentenza del Consiglio di Stato depositata il 6 giugno si chiude definitivamente e positivamente, per la comunità aviglianese la vicenda dell’ufficio postale di Possidente. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rigettato l’appello presentato da Poste Italiane S.p. A. contro la sentenza del Tar Basilicata sezione I n. 682/2013 con la quale si disponeva la riapertura dell’ufficio postale. Infatti il 19 dicembre 2012, dopo circa 50 anni l’ufficio postale di Possidente era stato chiuso sulla base di un piano di razionalizzazione di Poste Italiane S.p.A. che prevedeva la chiusura di diversi sportelli su tutto il territorio nazionale sulla base di una presunta antieconomicità degli uffici periferici. Tale piano era stato subito giudicato ingiusto e non rispettoso delle esigenze del territorio, in particolare della popolosa frazione dove lo stesso ufficio svolgeva un ruolo fondamentale sia sociale, considerato che esso rappresentava un luogo di aggregazione, che economico, per la presenza sul territorio di numerose attività commerciali, artigianali nonché professionali. Da qui l’inizio di una lunga battaglia della comunità a difesa del proprio sportello postale, conquistato con altrettanta determinazione agli inizi degli anni 60. Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Vito Lorusso di Fratelli D’Italia che ricorda come il 19 luglio 2012, venne presentato dai consiglieri dell’allora gruppo PDL la richiesta al Sindaco di Avigliano dell’iscrizione all’ordine del giorno della problematica con contestuale richiesta di un Consiglio Comunale straordinario da tenersi a Possidente, poi effettivamente svolto il 7 agosto 2012. “La Sentenza del Consiglio di Stato fa giustizia e rende merito a quanti si sono battuti per la difesa dell’ufficio. Un ringraziamento particolare, quindi, va fatto ai nostri pensionati che durante tutto il periodo di chiusura hanno sempre tenuto un presidio davanti allo sportello a dimostrazione di compattezza e determinazione” dichiara Lorusso “ Forse per la prima volta, dal dopoguerra, la comunità di Possidente ha avuto la maturità e la civiltà di abbandonare le antiche divisioni per far fronte comune verso le istituzioni al fine di difendere qualcosa che ritenevano, a giusta ragione, acquisito come conquista sociale.Tale fronte ha raggiunto il massimo della propria efficacia e compattezza quando la maggior parte dei cittadini, senza distinzione di appartenenza politica, per protesta, ha disertato le elezioni politiche del 2013, ritenendo che la classe dirigente regionale non avesse fatto tutto il possibile per scongiurare la chiusura dell’ufficio postale, visto che l’unica Istituzione che si è subito schierata a favore dei cittadini di Possidente è stata il Comune che ha anche provveduto a presentare il ricorso al Tar di Basilicata, affidando la difesa all’avvocato Donatello Genovese” . Il consigliere di minoranza poi fa notare che a sentenza del Consiglio di Stato dà, quindi, ragione su tutta la linea alle tesi della difesa riconoscendo il ruolo sostanzialmente pubblico di Poste Italiane S.p.A. e la particolarità dell’area geografica interessata dal programma di ridimensionamento degli uffici, affermando, come principio fondamentale, che la loro razionalizzazione non possa avvenire seguendo una logica solamente di tipo economico e senza prevedere valide alternative per il servizio universale delle Poste e la loro funzione economica e di coesione sociale dei territori montani così come espressamente previsto dalla direttiva CE n 2008/6, commi 19 e 22. “Risolta definitivamente la controversia, la comunità di Possidente si batterà affinché si proceda a una migliore sistemazione dell’ufficio postale garantendo una più adeguata privacy per gli utenti in modo da rilanciare la filiale medesima” - conclude Lorusso- “per evitare, in futuro, il ripresentarsi di tale problematica. Inoltre, cosa non meno importante, è necessario provvedere all’istituzione di un Postamat, considerato che nella frazione non vi sono altri servizi bancari”. |
13/06/2014 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: GIORNALELUCANO.COM |