La parata interrotta negli anni '50 e ripresa nel '95
San Vito martire, patrono della cittadina gianturchiana, sarà festeggiato, oggi e domani, nel centro alle porte del capoluogo grazie all’impegno dell’Associazione Culturale e Ricreativa che, da oltre 20 anni, cura l’organizzazione dei festeggiamenti. Come ogni anno per le vie del centro sfilerà stasera il Corteo storico di San Vito, tradizionale sfilata di turchi con la nave interrotta negli anni ’50 e ripresa nel 1995, in occasione degli imponenti festeggiamenti per il centesimo anniversario della proclamazione del santo a patrono del comune, organizzati dall’Associazione San Vito Martire. Saranno circa 700 i figuranti che daranno vita al Corteo che si snoderà per le vie di Avigliano, con partenza dal quartiere Basso la terra sino a Viale Verrastro, con arrivo previsto in piazza Gianturco per le 22,45, dove i gruppi partecipanti si esibiranno. Negli ultimi anni, oltre ai gruppi provenienti da Basilicata, Puglia e Campania, l’Associazione San Vito Martire ha coinvolto anche associazioni locali e per quest’edizione ha trovato grande collaborazione in Aps terra, presieduta da Renato Zaccagnino. Parteciperanno: Gruppo storico di Avigliano, Turchi di Avigliano, Turchi di Potenza, Portatori del Santo di Potenza, Corteo storico di Potenza, Corteo storico di Acerenza, Corteo storico di Brienza, Corteo storico di Maschito, Corteo storico di Lucera, Cavaliera Biancalancia di Lagopesole e di Avigliano, Tamburrini di Brindisi di Montagna, Gruppo folk di Cancellare, Gruppo storico Fieramosca di Barletta, Sbandieratori di Oria, Saraceni di Oria, Trombonieri filangieri di Cava dei Tirreni. L'origine del corteo storico è da ricercarsi nella leggenda tramandata sino ai nostri giorni grazie ai libri «Avigliano» di Vincenzo Claps e «A piè del Carmine» di Tommaso Claps. Nel primo si narra che l’originario nucleo cittadino fosse stato costituito da un gruppo di persone venute dall’Oriente e rifugiatesi in Lucania in seguito alla perdita, in combattimento, della propria nave; in occasione delle ricorrenze delle loro terre d’origine, questi uomini raffiguravano l’episodio della perdita della loro imbarcazione proprio con un vascello, portato in giro per le strade della cittadina, al cui centro era montato un castello. Nell’altro volume citato, invece, sono descritte le modalità di svolgimento della sfilata che vengono seguite ancora oggi, rifacendosi proprio ai racconti del Claps, con innesti di ricordi degli anziani. «L’Associazione culturale e ricreativa San Vito Martire - affermano i componenti del comitato -, costituitasi nel 1996 dalle persone che l’anno prima avevano organizzato gli speciali festeggiamenti del centenario, ha fortemente voluto il ripristino del tradizionale corteo, trovando il consenso e la collaborazione di tutta la comunità, che ha visto rinvigorire un sentimento popolare mai del tutto sopito». Il culto di San Vito ha origini antichissime nella cittadina lucana, che già nel 1500 eresse, sulle rovine della primitiva chiesetta intitolata al santo, l’attuale santuario. La statua di san Vito sarà portata oggi in processione, alle 19,15, dalla chiesa a lui dedicata sino alla Basilica Pontificia Minore e riportata nella sua abituale dimora domattina alle 10,15. |
14/06/2014 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |