una gradevole e snella manifestazione organizzata dall'Associazione Culturale Lucanima, in collaborazione con il Comune di Avigliano
Di certo Anna Rivelli è un personaggio poliedrico, dalla penna raffinata che spazia dalle poesie al giornalismo, dai commenti politici ai romanzi, oltre ad essere un'insegnante innamorata della scuola e dell'insegnamento. Ormai presenza costante nella comunità aviglianese, vi è ritornata per presentare la sua ultima fatica letteraria "Diphda non è solo un gatto", edito da Tracce in una gradevole e snella manifestazione organizzata dall'Associazione Culturale Lucanima, in collaborazione con il Comune di Avigliano. Alla serata hanno partecipato, oltre alla pluripremiata autrice anche Anna D'Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Avigliano, Angela Maria Salvatore, giornalista e Mara Sabia , attrice e Presidente dell'Associazione Lucanima, la quale ha letto alcuni brani del libro, intervallandoli a un dialogo intervista di Angela Salvatore con la Rivelli e a interventi dal pubblico, tra i quali quello del consigliere regionale Vito Santarsiero. "Lucanima,con questa iniziativa, vuole continuare nella sua opera di valorizzazione del patrimonio culturale lucano e delle sue eccellenze, anche letterarie, come già è stato per le iniziative "Reading Poetico" organizzato a settembre scorso a Matera, la presentazione dell'opera d'esordio della giovane Silvia Rosiello e del successo della recente presentazione-performance della prosa poetica di Nanni Schiavo presso la Cappella dei Celestini di Potenza. Dice Mara Sabia:"Per noi ospitare, per la seconda volta, Anna Rivelli significa presentare al nostro pubblico una delle voci più interessanti e coinvolgenti del panorama letterario contemporaneo, oltre che un'artista poliedrica e dal grande spessore umano. A noi piace che il lettore possa continuare a dialogare con lo scrittore, scoprire la bellezza di un testo da un reading, farsi un'idea del buono della Lucania". Un romanzo d'indubbio valore, "Diphda", che racchiude sia una trama coinvolgente che un notevole significato allegorico che spinge il lettore ad interrogarsi sui valori dell'esistenza; ne abbiamo parlato con l'autrice, donna di grande sensibilità nei confronti del mondo e grande amante degli animali. Perché Diphda, perché un gatto? Anna Rivelli racconta che in realtà Diphda era un suo gattino, poi scomparso all'improvviso, e ci spiega che anche gli animali fanno parte di un unico soffio vitale dell'universo e che non c'è grande differenza tra l'amore e la sofferenza degli animali e l'amore e la sofferenza degli esseri umani. Etichettare un libro non è bello perché lo si potrebbe in qualche modo sminuire ma la Rivelli non si sottrae alla richiesta di definire "Diphda non è solo un gatto"; "Forse- dice- lo definirei un romanzo filosofico perché tocca argomenti come la possibilità che gli animali abbiano un'anima e l'idea dell'inesistenza del tempo". Un invito a un ipotetico lettore a leggere "Diphda"? " Forse troverebbe un senso della vita che spesso non siamo capaci di individuare d esprimere". Anche se la Rivelli ormai sta ottenendo un riconoscimento nazionale , anche lei ha iniziato da "sconosciuta" e le chiediamo quali sono le difficoltà dello scrivere in Lucania: "Più che difficile scrivere, in Basilicata è difficile pubblicare, è difficile farsi conoscere bene se non entri in circuiti non sempre accettabili, magari perché ti indicano come via privilegiata il ricorso alla raccomandazione o a persone che ti possano introdurre in ambienti più "in"; francamente io non amo queste cose - ride Anna- diciamo che è difficile per questo; ma pensa, io il primo libro l'ho pubblicato nel '92 e per fortuna già ora rispetto a vent'anni fa ci sono strumenti che permettono di allargare la platea più facilmente". |
01/07/2014 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: GIORNALELUCANO.COM |