PIETRO PACE. UN MAESTRO D’ALTRI TEMPI

Avigliano – oggi il premio Arco nel chiostro del Palazzo di città

Un tuffo in un mondo che, con il trascorrere del tempo, è svanito, relegandosi in quel luogo immaginario chiamato “memoria”. Un mondo popolato da mille personaggi, accumunati da un’unica passione: consacrare il materiale lavorato ad opera d’arte. C'era una volta, nella nostra città, la bottega del falegname Maestro Pietro Pace, meglio conosciuto con il soprannome di Pietr’ Re’ Mosch’. Era un artigiano ebanista portentoso, specializzato nella lavorazione dei legni duri e pregiati come l’ebano e le radici di noce e olivo. Grazie alla sua abilità ed all’immaginazione istrionica nell’arte dell’intaglio, riusciva a liberare da una massa senza forma, con un lento lavorio, incisione dopo l’altra, la figura imprigionata. Per il Maestro Pietro il legno aveva un’anima e, prima di iniziare l’intarsio, si metteva all’ascolto delle diverse voci che, dal materiale ligneo, erompevano. Parole che raccontavano di amori perduti, battaglie dimenticate, gesta di eroi e sofferenze quotidiane. Quando si apprestava al suo paziente operare, non imponeva la sua volontà, ma lasciava che le mani e l’utensile impugnato seguissero le forme del legno, le linee di crescita, le tensioni che lo innervavano e sostanziavano. E forse questo era il segreto che rendeva Pietro Pace non un semplice artigiano o falegname, ma un artista. Silenzio, pazienza e, appunto, ascolto. Sono tre qualità che la vita odierna, nella sua frenesia, disprezza e respinge. Ed è la ragione per cui, in una realtà priva di attenzione e capacità di ascolto, piena solo di una delirante vanità espressiva, gli “artisti” di oggi usano sempre meno il legno, sostituendolo con materiali “moderni”, scintillanti, duttili, agevoli da modellare e piegare in forme e disegni, ma senza un’anima. A riconoscenza del suo grande contributo, questa sera, nel Chiostro del Palazzo di Città, alle ore 18.30, in occasione del “Premio Arco”, giunto alla 17° edizione ed ideato dalla Pro loco di Avigliano, sarà consegnato al Maestro Pietro Pace un premio straordinario, a rimarcare il suo valore di artista, che ha fatto, insieme a tanti artigiani scomparsi, la storia dell’artigianato locale, tramutatosi, intanto, in un remoto e nostalgico ricordo. A tal proposito il vicepresidente dell’associazione, Antonio Pace, ha evidenziato che – “ Quando si ammira un lavoro del maestro Pietr’ Re’ Mosch’ - "La prima cosa che si nota nell’opera creativa è che si tratta di un incontro tra la creatività è il confronto dell’artista intensivamente conscio con il suo mondo del legno".
25/07/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA

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