L'iniziativa andrà avanti per tre giovedì (7,21 e 28 agosto) per fronteggiare il pericolo obesità
Avigliano. Parte il 7 agosto “Cibo, piacere di conoscerti”, laboratorio di educazione alimentare, suddiviso in tre incontri nei pomeriggi del giovedì (7, 21 e 28 agosto) dalle 16 alle 17, dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni. Il percorso è stato ideato ed organizzato dalla nutrizionista Antonella Catenacci, in collaborazione con la sociologa Rosaria Zaccagnino ed Il giardino dei monelli, «sulla scia del successo dei gruppi di educazione alimentare per adulti, che hanno dato enorme soddisfazione in tutte le edizioni». «Attraverso una serie di incontri - racconta la Catenacci - insegneremo ai più piccoli, attraverso il gioco, le regole del mangiare sano per crescere bene. In quest’avventura saranno, ovviamente, coinvolti anche i genitori, per guidarli a nutrire bene i loro figli». «Il cibo - spiega la sociologa Zaccagnino - è molto di più di un insieme di sostanze chimiche, buone o cattive. Mangiare è emozione, è piacere e per educare i bambini al buon cibo, inteso come sano ma anche gustoso, bisogna partire dalle emozioni e dai vissuti. Lo strumento didattico che utilizzeremo sarà il gioco che dà ai bimbi la possibilità di interiorizzare in modo piacevole le regole alimentari e di esprimere in maniera creativa i contenuti appresi». «Divertendosi, senza accorgersene - le fa eco la nutrizionista - i bambini comporranno da soli le loro diete, o meglio impareranno cosa sia meglio consumare pasto per pasto, scoprendo nuovi gusti, apprezzando la preziosità ed i miracolosi frutti della natura quali verdure, frutta e legumi, spesso rifiutati, provando a “cucinare” e a gustare i cibi attraverso scelte responsabili». «E’ scientificamente provato - prosegue - che i piccoli che seguono questo tipo di intervento risultano più responsabilizzati ed attenti alle loro scelte alimentari, iniziano a mangiare cibi più sani e riescono a gestire il loro peso in modo naturale». La Basilicata, insieme ad Abruzzo, Molise, Campania e Puglia, ha circa il 40% dei bambini considerati in sovrappeso o obesi secondo la fotografia scattata nel 2012 da “Okkio alla salute”, sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie proposto dal Ministero (sono in elaborazione i report 2014). In Italia, come in altri Paesi europei, la necessità di seguire con attenzione la situazione nutrizionale della popolazione generale ed in particolare dei bambini è un’acquisizione molto recente e fortemente motivata dalla maturata consapevolezza che l’obesità è un problema prioritario di salute pubblica. Recenti dati dell’Organizzazione mondiale della sanità sottolineano l’aumento dell’obesità nell’età evolutiva: attualmente la prevalenza di obesità giovanile in Europa è 10 volte maggiore rispetto agli anni settanta, con il 20% dei bambini europei in sovrappeso o obeso e un picco del 34% nei bambini dai 6 ai 9 anni (1 su 3). «Il sovrappeso nei bambini - spiega la nutrizionista - ha implicazioni dirette sulla salute del bambino ma rappresenta anche un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie in età adulta. Non da meno è un fattore predittivo di obesità nell’età adulta». «L’idea di dedicare un percorso ai più piccoli - conclude - è nata dall’osservazione dei miei piccoli pazienti, che imparano con enorme facilità le regole del mangiar sano e sono in grado di portare avanti corretti regimi alimentari con grande naturalezza, purché si instauri, senza imposizioni, il giusto approccio. Spesso, contrariamente a quanto si pensa, sono molto più responsabili degli adulti ed i risultati sono davvero sorprendenti».
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12/08/2014 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |