CINQUE ANNI CON GLI "AQUILONI IN FESTA"

Ad Avigliano questo pomeriggio la manifestazione dell'Auser

C’è qualcosa di “nuovo oggi nell’aria” anzi qualcosa di già visto ad Avigliano: tanti aquiloni colorati che volteggiano sospinti dal vento e si stagliano nel cielo del monte Carmine.“Ricordo una mattina che non andammo a scuola prendendoci per mano corremmo verso i campi e come due bambini cantando noi lanciammo un aquilone che andava su nel cielo, che andava su nel cielo”. Il mio aquilone, accompagnato nel volo dalla canzone degli Alunni del Sole che scorreva nel mangiacassette (oggi sostituito con gli Mp3 –Mp4 eccetera) era libero nel vento ed il filo soltanto lo teneva aggrappato alla terra, ai lamenti del mondo che lo stava a guardare curioso, e che invidiava il suo libero volo sostenuto dalla forza della mia piccola mano di bambino innocente. Quello che amavo, quello che amo, è tutto lì nel volo libero del mio aquilone sopra le nubi bianche. Senza graffiare i venti, senza ferire foglie né disturbare il volo degli uccelli. Mio padre, che è stato anche il mio maestro di scuola elementare, sapendo della mia passione, far volare gli aquiloni mi ripeteva sempre questa frase: “ Non avere mai paura delle difficoltà che incontrerai lungo il tuo percorso. Per superare le avversità, ricorda che l’aquilone si alza sempre con il vento contrario, mai con quello a favore e per questo parti avvantaggiato.” L’associazione Auser di Avigliano, per il quinto anno consecutivo, ha organizzato l’evento “Aquiloni in festa”, chiamando a raduno sul Monte Carmine adulti, giovani e bambini, oggi 17 agosto, alle ore 16, per far volare sul cielo di Avigliano numerosi aquiloni dai tanti colori e forme, con il desiderio nascosto di lasciare quel filo, e vibrare all’unisono nello spazio, nei profondi silenzi siderali, fuggendo dai turbamenti che albergano e bruciano dentro l’animo. Tanti vorrebbero perdersi in quel cielo sempre più azzurro, solcato da candide nuvole, per ammirare il proprio aquilone che, lentamente, scompare alla vista, veleggiando sopra l’immaginario dei nostri sogni, valicando monti ed attraversando vallate, ed oltre: foreste, mari senza fine, verso il sole, al di là della volta celeste, in direzione dell’estremo confine dell’universo conosciuto. In questa marcia, non priva di difficoltà, vi è la metafora di chi, per la prima volta, tenta di alzarsi in volo, vi è la storia dei nostri figli e il loro percorso di crescita. Un cammino che, tra mille disagi e grandi gioie, esploreranno, diventando finalmente uomini.
17/08/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA

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