Oggi ad Avigliano nella chiesa Santa Maria degli Angeli ospiterà l’evento dalle ore 17,00
“Educare a tutelare e valorizzare quello che è stato creato da Dio e dagli uomini, per la salute dell’ambiente, dei nostri paesi e delle nostre città” questo è il messaggio che vuole veicolare la 9ª Giornata per la custodia del creato che si terrà in tutto il mondo il 1° settembre 2014, diffuso congiuntamente dalla Commissione Episcopale per l’Ecuminismo e il dialogo Interreligioso e la Commissione Episcopale per i Problemi Sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace. Anche il territorio aviglianese celebra questa sera la giornata della “Salvaguardia del Creato” e lo fa attraverso la proposta lanciata dal parroco della città. La chiesa Santa Maria degli Angeli ospiterà a partire dalle ore 17,00 l’evento. Gli onori di casa sono affidati al parroco don Salvatore Dattero, sono previsti i saluti del sindaco di Avigliano Vito Summa e del vicesindaco Antonio Bochicchio. L’evento proseguirà con la proiezione di immagini e filmati e un dibattito sul tema della salvaguardia dell’ambiente. Si concluderà con una passeggiata tra la natura seguendo il percorso della via Crucis. Quando si parla di salvaguardia del creato implicitamente si fa riferimento alla tutela dell’ambiente e alle grandi soluzioni. Chi meglio del santo filosofo Agostino può ispirare i credenti. Lui ha ben spiegato il “creato” descrivendo i percorsi della creazione dal nulla, la creazione che ha inizio col tempo, la creazione secondo le ragioni eterne, la creazione come un atto di amore, la creazione libera, la creazione simultanea. Per Sant’Agostino i problemi essenziali della filosofia erano tre: dell'essere, del conoscere, dell'amare; e tre le soluzioni , che sono: la creazione, l'illuminazione e la beatitudine. Ci soffermiamo al “Creato” che è il tema della giornata. Infatti la creazione per Sant’Agostino è l’insieme della fede e della ragione: "La fede cattolica comanda di credere e la ragione insegna in modo certo...".da questo pensiero che bisogna partire. Sicuramente Papa Francesco è stato ispirato dal filosofo Sant’Agostino quando ha scritto nel “Evangelii gaudium 215” questo messaggio da trasmettere come insegnamento alla gente:“Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni”.
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01/09/2014 - autore: Enzo Claps |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - AVIGLIANONLINE.EU |