Avigliano – investito da un’auto è stato curato dai volontari del canile comunale
Il mio nome è Lazzaro e vi racconto brevemente la mia storia. ”Uuuuhhh!!! Guardatemi sto morendo. Disteso sull’asfalto, Il vento mi ulula il de profundis e io ululo con lui. È fatta, sono fregato! Non so il perché, ma il mio padrone mi ha abbandonato. Ed un automobilista imprudente, mi ha rovesciato addosso la sua automobile e m'ha spezzato la spina dorsale. Che mascalzone! E se vai a vedere, alla faccia della gente, è anche una persona perbene come il mio padrone!” Leggendo queste poche righe, ad un lettore attento, ricorderanno i pensieri e dialoghi surreali del romanzo breve “Cuore di cane” di Michail Bulgakov. Si tratta di una parziale rielaborazione, un pretesto, per raccontare – ahimè - l’ennesimo, triste e reale episodio con vittima un cane abbandonato. E’ accaduto nello scorso mese di giugno, nei dintorni di Avigliano, quando è stato ritrovato un cagnolino in fin di vita e agonizzante sulla strada. Tutto lasciava intendere che il povero animale fosse stato investito da un’automobile e quindi abbandonato sull’asfalto. Soccorso dalla volontaria Rosy Baracchi e da suo marito, Il cagnolino fu tempestivamente trasportato in un centro veterinario e, fortunatamente, riprese le funzioni vitali. Ma la risonanza magnetica constatò la frattura della spina dorsale. Diagnosi spietata: Lazzaro - così è stato chiamato dalle volontarie del canile rifugio comunale che si sono ispirate alla nota parabola evangelica – avrebbe perso, per sempre, l’uso delle zampe posteriori. Ma questa volta – forse per la prima volta – il nostro cagnolino, lungo il cammino nella vita, ha incontrato delle persone perbene. Grazie alla colletta fatta tra tutti i volontari e al contributo del vicesindaco Antonio Bochicchio, degli assessori Vito Lucia e Anna D’Andrea, e dei consiglieri Davide Bia e Michele De Lisa (gli altri sono latitanti), Lazzaro è stato operato dal dottor Lanaro nella clinica veterinaria di Battipaglia e, dopo una degenza di 10 giorni, è stato riportato ad Avigliano nel canile rifugio del comune. Sebbene il referto medico è stato confermato a causa della frattura che gli tranciato parzialmente il midollo, la sua condizione sanitaria è migliorata. Per mezzo di uno speciale carrellino, ora, Lazzaro può spostarsi in lungo e largo, riprendendosi, in parte, la libertà. Katia Altieri, Alessandra Santoro e Gelsomina Papa, a nome loro e di alcune amiche che si alternano nella cura dei cani custoditi nel rifugio e aiutano l’Amministrazione comunale nella sua gestione, hanno voluto rivolgere un accorato invito all’intera cittadinanza aviglianenese: “L’inverno è alle porte e, al canile, c'e' sempre moltissimo lavoro, per questo motivo, chiunque voglia dare una mano o un contributo economico o, ancora meglio, adottare un cane è il benvenuto. Da soli non ce la facciamo. Serve l’aiuto di tutti.” Lo scrittore inglese J.K. Jerome scrisse a proposito del cane: “Non si cura di chiedersi se abbiate torto o ragione; non gli interessa se abbiate fortuna o no, se siete ricco o povero, istruito o ignorante, santo o peccatore. Siete il suo compagno e ciò gli basta. Egli sarà accanto a voi per confortarvi, proteggervi e dare, se occorre, per voi, la sua vita. Egli vi sarà fedele nella fortuna come nella miseria. E' il cane!” E, a noi uomini, non resta altro che mostrare la nostra umanità.
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04/09/2014 - autore: Enzo Claps |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - AVIGLIANONLINE.EU |