LAGOPESOLE . Torna di attualità a Lagopesole e frazioni limitrofi la necessità di essere amministrati dal comune di Filiano. Un anno di pausa è servito a far riflettere le popolazioni interessate sull’opportunità di cambiare comune: abbandonare quello di Avigliano «distante anni luce dalle necessità primarie della parte di popolazione che si affaccia nella Valle di Vitalba » per aderire a quello di Filiano, più vicino, non solo fisicamente, alle più elementari forme del vivere civile. I fatti che si sono succeduti durante lo scorso anno hanno fatto maturare negli abitanti delle frazioni a nord di Avigliano l’impellente necessità di staccarsi dal comune madre per essere amministrati dal comune della Valle di Vitalba. I cittadini sono ormai stufi di vedere sfumare quei pochi servizi che avevano: i vigili urbani sono diventati una cosa rara, il servizio scolastico fa acqua da tutti i lati, i servizi sportivi inesistenti, la delegazione comunale ristretta al minimo indispensabile, anche l’ufficio sanitario esiste solo in quelle quattro mura dove, per esempio, non è più possibile rinnovare la patente pare per la mancanza di un computer, il campo sportivo è stato spazzato via dal «Vento del Sud» anche se i lavori per lo smantellamento del terreno di gioco continuano per far posto a colate di cemento che faranno bella mostra di se alle folle di turisti (!), le strade interne ed esterne sono un colabrodo, ed infine le tasse. Si stà per abbattere sulle poche risorse delle famiglie aviglianesi una nuova tassa: la Tasi che asporterà dalle tasche degli aviglianesi non solo pochi spiccioli (quelli rimasti), ma interi biglietti da cento euro. La protesta si allarga a macchia d’olio.

07/09/2014 - autore: Antonio Pace

fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO