LA SCUOLA SECONDO COVIELLO

In un libro la ricostruzione degli istituti aviglianesi – giovedì la presentazione con la docente Mancusi

“Colui che apre una porte di una scuola, chiude una prigione”: Viva la scuola, Abbasso la scuola? Scuola buona, scuola cattiva? Scuola pubblica, scuola privata? Scuola cattolica, scuola laica? Riforma della scuola, contro riforma della scuola. Lo scaffale di libri sulla scuola è affollatissimo e pieno di punti di vista contraddittori. Però ospitare negli scaffali della propria biblioteca questa prima fatica editoriale di Giuseppe Coviello, per tanti anni operoso uomo di scuola, è senza dubbio un vero piacere che si alimenta e cresce in rapporto al contenuto su cui si sofferma la riflessione dell’autore. E’ il gran tema della scuola che Coviello, ricostruendolo nelle frazioni aviglianesi, tratteggia come un piccolo ma complesso quadro in continuo movimento dove l’occhio si ferma sia sul lungo arco cronologico, sia e soprattutto sul versante della storia sociale dell’istruzione. Questo, infatti, è un approccio metodologico in linea con le più recenti e mature tendenze della storiografia di riferimento. In essa la scuola si sposta da luogo di frontiera a centro delle vicende politiche, finanziarie, di bilanci, pedagogiche e, per l’appunto, sociale. Nel senso che tutto ciò che ruota intorno all’edificio scolasticamente protetto dove si svolgono i processi di apprendimento-insegnamento intercetta ansie e speranze, bisogni di mobilità sociale, desideri e orgoglio di risultati da parte di uomini e donne, bambine e bambini. La prima strofa di una famosa poesia intitolata “la scuola di Campagna” di Renzo Pezzani recita: “E' fuori dal borgo due passi/di là dal più fresco ruscello/recinta di muro e cancello/la piccola scuola di sassi.”. a parte il ruscello così erano conformate e confortevoli le scuole delle frazioni di Avigliano. In contrasto con la tradizionale immagine di separatezza della scuola, lo studio delle applicazioni a partire dalla riforma Gentile consente di mettere in luce i profondi nessi fra istruzione e trasformazioni sociali. Appunto, il libro di Coviello ricostruisce la storia scolastica della realtà territoriale delle frazioni di Avigliano rimarcando con dettagli puntuali l’evolversi del sistema scolastico italiano dai primi anni del XX secolo ai giorni nostri. A spiegarci meglio e ad evidenziare il punto forte del libro del preside Coviello dal titolo: "La scuola delle frazioni di Avigliano tra riforme e storia sociale (1908-2012)" saranno Franco Sabia (direttore biblioteca nazionale di Potenza), Franco Villani (dirigente scolastico) e G. Antonio Pinto (dirigente tecnico Ministero P.I.) e lo faranno insieme all’autore giovedì 9 ottobre alle ore 18,00 nel chiostro del Palazzo di Città dopo i saluti del sindaco Vito Summa e dell’assessore alla cultura Anna D’Andrea, a coordinare la presentazione del libro sarà Katia Mancusi. (docente università cattolica sacro cuore Roma).
07/10/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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