SE LA CANTANO E SE LA SUONANO DA SOLI

Per le “novelle aviglianesi” ci vogliono personaggi del panorama teatrale, musicale, canoro e attoriale del panorama nazionale

La nostra Città è fortunata: grazie all’assessore Ivan Santoro (componente del GAL) , la cultura aviglianese sarà salvata appunto dal GAL Basento Camastra. La delibera di giunta comunale n. 84 del 30 settembre 2014 con oggetto: “Piano di Sviluppo Locale 2007/2013. GAL Basento Camastra. Misura 4.1. Sottomisura 4.1.3. Azione 4.1.3.1.B Progetto esecutivo a convenzione “Il Paese della novella”. approva e cofinanzia in “natura” (così si legge nella delibera e nella convenzione) il progetto. “Il Paese della novella”, che mira a recuperare la memoria letteraria di Avigliano attraverso la divulgazione del genere della novella, interpretato quale strumento di narrazione della storia della comunità aviglianese.”. Costo del progetto denominato “il sole anche di notte”: importo complessivo di € 62.500,00, ripartito con il modello Massimo Troisi nel film “scusate il ritardo”: per “Il regalo del televisore alla mamma - "Senti Alfredo (fratello benestante), noi abbiamo pensato, tutti noi i figli, poiché venerdì è il compleanno di mammà, le volevamo fare un regalo tutti insieme e avevamo pensato di comprarle la televisione; sta sempre davanti alla televisione, a colori però... ; abbiamo pensato di farla tutti noi, Patrizia e…. mettevamo 5000 lire io, 5000 lire Patrizia e unmilioneedue tu!". Così per il finanziamento del progetto“Il Sole anche di notte”, 50.000,00 € li mette l’ente pubblico (quello ricco) e 12.500,00 € il privato (quello povero senza sapere come) e a gestirlo ovviamente sarà quello privato. Come e con chi?: “Con esponenti del panorama teatrale e musicale nazionale volto all’acquisizione e all'approfondimento di competenze musicali, canore ed attoriali nonché alla reinterpretazione dell’ethos del mondo dell’immaginario popolare e collettivo attraverso l'approccio teatrale.” (così è scritto negli allegati del deliberato). E i giovani attori, prosatori, cantanti, coreografi, costumisti ecc.. del panorama locale presenti nelle tante associazioni culturali come, per citare una volutamente: APS Terra del presidente Renato Zaccagnino? Caro Renato, tu che ti danni da tantissimi anni da volontario non profit a far emergere la storia passata e recente della nostra città attraverso le rappresentazioni teatrali che metti in campo ogni anno con i tantissimi volontari “popolani” (quasi tutti giovani disoccupati, ma non da meno di quei professionisti che chiameranno lor signori) vedrai scopiazzare il vostro lavoro come se fosse il loro. Come dicevo caro Renato dovresti sapere cosa differenzia un “lavoratore attoriale” da un “volontario attoriale”? Principalmente una cosa: il denaro. Il lavoratore svolge una prestazione professionale dietro compenso: salvo storture, cioè, ha un contratto di subordinazione o di collaborazione col datore di lavoro, e una retribuzione ben definita che rappresenta una motivazione importante - spesso la principale, talvolta addirittura l'unica - per svolgere quel lavoro. Il volontario è invece chi presta la propria opera gratuitamente, come impegno più o meno civico. Per il futuro caro Renato tienila ben a mente questa differenza, tu che hai inventato e realizzato con “Dialoghi e Tradizione le vere “novelle aviglianesi” che da anni vedono la “luce anche di notte” con i lampioni accesi almeno che non ci trasferiamo nei paesi Nordici nei mesi di luce totale. Morale della favola tu ti fai un “mazzo” per la gloria mentre altri si prenderanno i meriti e gli euro. Non ti resta che ridere ovviamente parafrasando il vecchio proverbio napoletano: “a casa di suonatori non si portano serenate”.
11/10/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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