A DIECI ANNI DALLA MORTE AVIGLIANO RICORDA IL PRESIDENTE VINCENZO VERRASTRO

Il libro “ Vincenzo Verrastro – Fede Cultura Politica” sarà presentato sabato 25 ottobre alle ore 17,30 nel chiostro del Palazzo di Città

Un gentiluomo con la cravatta - Vincenzo Verrastro un politico d’altri tempi, un amministratore del futuro Verrastro fu una personalità poliedrica e complessa. Nel suo agire politico confluirono una profonda religiosità ( per cominciare si leggano le intense pagine del suo diario: Del Tempo e dell’Eterno). A dieci anni dalla morte si ricorda in un nuovo libro l’impegno politico e culturale attraverso la vita “cotidiana” di Verrastro. Raramente nella nostra vita incontriamo persone che profondamente fanno sentire la propria umanità. Una di queste era il Prof. Vincenzo Verrastro che ho avuto il privilegio di conoscere, in un momento particolarmente delicato della sua vita:il periodo 2000/2004. Nel pieno della sua malattia, quando i suoi amici politici lo avevano dimenticato per ricordarlo solo dopo la sua morte. In ricordo del politico di “razza”, tengo appeso ad una parete di casa un quadro regalatomi dalla figlia Anna Maria a nome della famiglia, che testimonia l’affetto rivoltomi per la determinazione con cui risolsi un problema tecnico giuridico dell’appartamento dove viveva il Presidente dei presidenti della regione Basilicata. Se la storia passata potesse avere un peso per i politici moderni, dai politici d’un tempo e in particolare da Vincenzo Verrastro c’è ancora tanto da imparare. La sua visione della politica come strumento al servizio del bene comune emerge sin dalle prime pagine del “diario” come disposizione naturale, stella polare delle sue azioni. Scriveva Verrastro il 27 dicembre 1970: “Un partito per l’uomo ma soprattutto per i deboli, i diseredati, gli oppressi. Quanto diverso da quello che purtroppo gli uomini della Dc realizzano in tante parti del Paese!”. Un messaggio semplice, un monito che sintetizza l’utilità dei partiti solo se sanno delimitare la propria azione, riconoscendo la propria funzione sussidiaria, quando si lascia orientare da quello che la precede e da quello che la supera al servizio degli altri. Per Verrastro la politica autosufficiente diventava ideologia, il contrario del servizio. Scrive il 27 agosto 1976 – “Il frazionismo, le ambizioni smoderate, l’esercizio irriguardoso del potere, spesso la totale assenza di spiritualità sono gli aspetti deteriori di un partito cui è venuta meno via via la carica ideale di De Gasperi. Oggi con facilità ci si colloca a sinistra o a destra nel partito a seconda che la convenienza del gioco suggerisce in funzione della conquista o del mantenimento del potere. Come può ancora sopravvivere un partito siffatto?”. Aveva intuito la pochezza della Dc di allora che stava perdendo i valori degasperiani del fare il bene collettivo e servire la famiglia fedelmente perché era il grande valore della legge naturale della giustizia sociale. Il libro “ Vincenzo Verrastro – Fede Cultura Politica” sarà presentato sabato 25 ottobre alle ore 17,30 nel chiostro del Palazzo di Città di Avigliano. Ce lo illustreranno e spiegheranno Ernesto Preziosi ( storico del movimento cattolico), Salvatore Lardino (Deputato depurazione di storia patria per la Lucania) e Piero Di Siena (direttore responsabile della rivista “Decander”), storici che nelle loro biografie di ex PCI e DC, infatti, si allegorizzano lontane vicende regionali che fecero da sfondo all’azione politica di Verrastro come leader democristiano, presidente della Provincia di Pz, “governatore” di Regione Basilicata. Già queste tre declinazioni del nostro aviglianese da sole ne configurano la complessità di uomo, di politico, di statista. La presentazione avrà inizio con i saluti del sindaco Vito Summa, di Gianpaolo D’Andrea presidente della fondazione “Emanuele Gianturco” e della figlia di Verrastro, Valeria che ha curato il volume, a coordinare la presentazione del libro sarà il direttore generale del consiglio regionale già sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi membro della fondazione “Emanuele Gianturco”. Leggere il libro ci metterà in una posizione di privilegio come se lo avessimo conosciuto e con lui dialogato: I’insegnamento di un grande uomo politico non ha accadimenti da consegnare alla storia. La sua vita confluisce in altre vite. Verrastro uscì improvvisamente di scena nel 1982. E’ ancora vivo qualche persona a cui chiedere ragione di quella che agli occhi di molti, ieri come oggi, è sembrata una vera e propria defenestrazione ? Peccato che i politici e i dirigenti di allora non ebbero la capacità di affrontare problemi inediti che richiedevano risposte dal respiro lungo. Capacità che manca anche ai politici di oggi. Agli storici il compito di valutare quegli anni e quell’élite politica.
24/10/2014 - autore: Enzo Claps
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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