Lagopesole, un evento della Pro Loco federiciana con un originale percorso sensoriale tra musica ed arte
Era una fredda notte di un Natale di tanto tempo fa, c’era un castello e una regina rimasta sola perché il suo regale marito era partito in guerra, e che aspettava un bimbo, figlio dell’Imperatore e decise di farlo nascere in una tenda, al freddo ed al gelo davanti a tutto il popolo. Può sembrare l’inizio di una fiaba per bambini, invece 820 anni fa a Jesi in questo modo nacque Federico Ruggero Costantino di Staufen, che passò alla storia come lo Stupor Mundi. La madre Costanza D’Altavilla figlia del grande Re Ruggero II pur se in età avanzata con sorpresa di tutti aspettava un figlio, lontana dal suo regno di Sicilia e lontana dal consorte Enrico IV, nella piazza di Jesi partorì il suo unico figlio, che divenne, Imperatore e Re di Gerusalemme.Non è un racconto per bambini, ma fu realtà, era l’anno 1194, Costanza D’Altavilla, figlia postuma di Ruggero II il Normanno, colui che unificò tutti i possedimenti normanni conquistati - partendo dalla vicina Melfi- durante l’epopea dei figli cadetti di Tancredi D’Hauteville, Drogone,Umfredo, i due Guglielmo, Roberto il Guiscardo e Ruggero il Gran Conte, stava scendendo dalla Germania per giungere in Sicilia, ove l’attendeva il marito Enrico IV Staufen, l’imperatore del Sacro Romano Impero. Costanza la Normanna era incinta, portava in grembo l’erede dei troni di Svevia e di quello degli Altavilla; nel freddo inverno di quel dicembre del 1194 fu costretta a fermarsi a Jesi, territorio marchigiano sotto la tutela imperiale. Lì, onde evitare voci calunniose che dicevano che in realtà la sua era una falsa gravidanza, fece montare una tenda nella piazza principale di Jesi ed aspettò, finché in pubblico partorì il 26 dicembre colui che poi fu chiamato Stupor Mundi. Federico di Svevia, erede e nipote di due leggendari monarchi Federico Barbarossa e Ruggero di Altavilla. Al bambino quasi profeticamente venne battezzato con i nomi Federico Ruggero Costantino, "Federico" per indicarlo a futura guida dei principi germanici quale nipote di Federico Barbarossa Lagopesole, lo ricorda con In Die Natalis - Concerto nel genetliaco di Federico II di Svevia,un appuntamento con la storia ideato dalla Pro Loco che si terrà il 26 Dicembre 2014 nella Sala Pasolini alle ore 18.00. L a Pro Loco di Lagopesole che riprende l’istituzione dei festeggiamenti che lo Stupor Mundi fissò nel 1233 in tutto il regno. Alla ormai conosciuta descrizione di questi festeggiamenti che Riccardo di San Germano narra nella sua Chronica: “Imperator diem natalis sui per totum Regnum suum mandat in festo beati Protomartyris Stephani magnifice celebrandum” descrivendo la ricorrenza che l’Imperatore istituì nel 1233 in tutto il Regno per celebrare il suo genetliaco mutuando un’antica usanza degli imperatori romani Sempre da Riccardo di San Germano apprendiamo che“Il giorno natalizio dell’imperatore fu la prima festa che prese parte tutto il popolo di Sicilia: saraceni e greci, ebrei e cristiani”. Da questa antica immagine di convivenza multiculturale che ne scaturisce è derivata la scelta musicale che quest’anno sarà eseguita dall’Orchestra De Falla diretta da M° Pasquale Scarola con l’esibizione di Gabriele Ceci come violinista solista. I brani, infatti, spazieranno dalla musica Rinascimentale e Barocca a quella Classica e al Flamenco per giungere fino a quella moderna per abbattere così idealmente i confini temporali, territoriali e culturali come è successo molti secoli fa. Anche questa iniziativa, come tutte le altre messe in campo dalla Pro Loco, mira a recuperare una memoria sedimentata e poco conosciuta della identità culturale del territorio. Immaginando, quindi, che i festeggiamenti di questa ricorrenza siano avvenuti senza confini di spazio e di tempo a San Germano come a Lucera, a Palermo come a Cosenza, a Trani come anche a Lagopesole è appropriato affermare, come avviene nella Multivisione de “Il Mondo di Federico II”, “Questa storia è realmente accaduta a Lagopesole. O forse no! Ma poco importa.”, perché le gesta del Puer Apuliae che segnarono il destino e la storia d’Europa oggi rivivono compiutamente nel Castello di Lagopesole. Questo anno il Die Natalis sarà festeggiato con una originale iniziativa che prevede un percorso sensoriale attraverso la musica raffinata (udito) del quartetto formato dal soprano Daniela Marti, dai clarinetti di Vito Liuzzi e Giovanni Catena e con il pianoforte di Francesco Paolillo, che proporranno un repertorio che farà viaggiare con la fantasia dalle terre della Germania alla Sicilia, poi spazio anche alla vista con i quadri della pittrice Luisa Ramunno dipingerà in estemporanea un'opera ispirata dalle melodie e poi alla fine degustazione di vino aglianico del Vulture (olfatto) e di una rivisitazione della strazzata aviglianese con prosciutto e provolone (gusto) il pane pepato dal fragrante profumo ancestrale e dalla particolare cottura che gli dona una particolare consistenza (tatto). Questo il programma della serata di musica da camera: Felix Mendelssohn - Konzertstuck n° 2 per due clarinetti e pianoforte Gaetano Donizetti - Or che la notte invita per soprano, clarinetto e pianoforte Giuseppe Verdi (Lovreglio) - Fantasia sui Temi Traviata per soprano, clarinetto e pianoforte Giuseppe Verdi (Bassi Giampieri) - Fantasia sui Temi Rigoletto per soprano, clarinetto e pianoforte Franz Schubert - Der hirt auf dem felsen per soprano, clarinetto e pianoforte Felix Mendelssohn - Konzertstuck n° 2 per due clarinetti e pianoforte George Gershwin (Lamorte) - Gershwin Fantasy per soprano, due clarinetti e pianoforte |
24/12/2014 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: GIORNALELUCANO.COM |