avigliano, i volontari e la sfida a ridare decoro urbano senza etichette politiche tra gli obbiettivi del 2015 la creazione di un "punto informazioni itinerante"
Chi fa del volontariato lo fa disinteressatamente o perché pensa di ricevere qualcosa in cambio? O si fa del volontariato perché è una tradizione o una consuetudine familiare? Queste domande ovviamente sono molto lontane dal pensiero dei volontari liberi di Avigliano che tutti abbiamo incominciato a conoscere e ad apprezzare per quello che fanno per la nostra comunità. Il vero senso del volontariato per questo gruppo ha un’unica risposta che tengono a precisare per sgomberare il campo da ogni ragionevole dubbio: “Volontari non si nasce, si diventa. Si impara ad esserlo facendo proprie condivisioni con gli altri per prodigarsi verso un bene comune o farsi carico di chi ha bisogno per un fine diverso dal proprio interesse personale”. Un concetto semplice che ci fa capire che bisogna agire disinteressatamente, cioè gratuitamente e senza cercare vantaggi di alcun tipo ma solo relazioni umane che diano senso o scopo alla nostra vita quotidiana vissuta in questa realtà ossia fare ‘bene il bene’ per la collettività”. Essere protagonisti green, pronti a prendersi cura della propria città, con azioni concrete a favore della comunità e dell’ambiente. La partecipazione vince il degrado urbano, è questo lo spirito dei “soldati del decoro” come mi piace definirli, che hanno il merito, in questo trascorso 2014 che ci siamo appena lasciati alle spalle, di aver riacceso l'attenzione verso Avigliano anche da parte della Locale Polizia municipale che ha affiancato i volontari nella riqualificazione della villa comunale, nel restauro del cannone, del monumento ai caduti e nel ripristino dei giochi per i bambini sistematicamente danneggiati dal vandalismo libertino dei nottambuli aviglianesi. Sono stati ascoltati e sono riusciti a spronare anche l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco Vito Summa, il vice sindaco Antonio Bochicchio e l’assessore al bilancio Vito Lucia “convertendoli” alla loro semplice filosofia, facendoli diventare “agenti del cambiamento”. Anche con pochi soldi si può combattere contro l'incuria e il degrado ambientale. La mano tesa dell’amministrazione si chiama semplicemente sinergia tra le forze più disparate che in questo passato 2014 hanno fatto si che si recuperassero le fontane storiche della città, si tenesse efficiente la pista ciclabile e il percorso vita. Una costante assistenza alla manutenzione del canile insieme alle volontarie che si prendono cura quotidianamente dei cani, ancora il recupero dei copertoni abbandonati sul territorio aviglianese per iniziativa degli iscritti al partito socialista di Avigliano, la messa in sicurezza dei chiusini, grate, gradini, manto stradale e quant’altro divelto. Ogni volta che cade la neve, loro sono i primi a collaborare con l’amministrazione in attuazione del piano neve. L’elenco non finisce qui ed è facile immaginare quant’altro è stato fatto da questi volontari. Se la cura del degrado di un paese è importante, lo è altrettanto la diffusione della sua conoscenza, per questo i volontari liberi hanno in programmazione per il 2015 la creazione di un “punto informazioni itinerante”, che si sposta insieme ai volontari durante il loro percorso di manutenzione quotidiana, così che tutti i curiosi che sanno solo guardare dalla finestra e criticare sui social network, possano ricevere una informativa e apprezzare “la grande bellezza” che con poco può offrire la nostra Avigliano. Si può senz’altro affermare quindi che questi volontari senza etichetta rifiutano la staticità delle cose perché lavorano per la crescita della comunità al fine di aumentare il ventaglio di opportunità di socializzazione e migliorare la qualità delle risposte da offrire alle persone portatrici di bisogni sociali. Lo scrittore statunitense Jackson Brown Jr. ha scritto: “La migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi”. I soldati del degrado aggiungono: “Beato il giorno in cui tutti ci sentiremo volontari”.
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15/01/2015 - autore: Enzo Claps |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |