L'odissea dei lavoratori sata provenienti dalla cittadina gianturchiana e da ruoti
Avigliano. Ore 22,45. Dopo oltre un’ora di viaggio, al termine di 8 ore di catena di montaggio, arrivano stremati nel piazzale della stazione della cittadina gianturchiana. Stipati alla stregua di maltrattate bestie in un autobus troppo piccolo per contenerli. 56 posti a sedere e almeno 1/3 di “posti” in piedi. Gli operai della Fca e degli indotti di San Nicola di Melfi provenienti da Avigliano e Ruoti, tuttavia, pur di tornare nelle proprie case, accettano, a malincuore, di affrontare il lungo e disagiato viaggio in condizioni al limite. Il corridoio centrale è sempre pieno. Venerdì sera c’erano 21 persone in piedi. Ma quasi mai si scende sotto la soglia delle due decine. Da giorni. Da mesi. Uomini e donne affrontano il ritorno dal lavoro consapevoli che serviranno per tutto il tragitto riflessi pronti per non rischiare di cadere, farsi male o far male qualche collega, senza possibilità di rilassarsi e riposare, sballottati senza appigli cui aggrapparsi durante un tragitto costellato di curve e un manto stradale fortemente d issestato, con buche che sembrano voragini e mettono ogni giorno a repentaglio la sicurezza dei tanti pendolari. Sono mesi, ormai, che viaggiano così. E sono stanchi. Arrabbiati. «I politici sono giorni che si sciacquano la bocca ostentando il grande risultato ottenuto con lo stanziamento di nuovi fondi regionali. Eppure i giorni continuano a passare e noi continuiamo viaggiare in condizioni impossibili, con almeno 20 di noi costretti a stare in piedi, in barba alla sicurezza e mettendo a dura prova la nostra resistenza fisica al termine di una già dura giornata lavorativa. Dove sono i risultati della “buona politica” tanto sbandierati nei giorni scorsi?». «Da lunedì -concludono - le condizioni di viaggio potrebbero peggiorare ancora se dovessero esserci tra le nuove assunzioni che partiranno dalla prossima settimana lavoratori di Avigliano e Ruoti. Che cosa si sta ancora aspettando?». Effettivamente nella seduta dello scorso 11 gennaio, grazie ad un emendamento inserito nella legge di stabilità, la Regione ha stanziato 100.000 euro per rispondere ai disagi dei pendolari della tratta Ruoti-Avigliano-San Nicola di Melfi attraverso un potenziamento del servizio. «Perché non è stato fatto ancora nulla - si chiedono i lavoratori? E quanto dovremo viaggiare ancora in queste condizioni?».
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18/01/2015 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |
Pierre da Avigliano | 19/01/2015 - 14:50 |
siccome quanto scritto e pubblicato, se confermato, configurerebbe una importante violazione del codice della strada porrei un pochino di attenzione prima di render pubbliche certe informazioni così ricche di particolari (foto, orari e date) onde evitare di esporre gente relativamente priva di responsabilità (es. autista etc.) a conseguenze decisamente sgradevoli.
Art. 169. Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore. [...]
7. Chiunque guida veicoli destinati a trasporto di persone, escluse le autovetture, che hanno un numero di persone e un carico complessivo superiore ai valori massimi indicati nella carta di circolazione, ovvero trasporta un numero di persone superiore a quello indicato nella carta di circolazione, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674. |