ALBA: MIGLIAIA IN CORTEO ACCOMPAGNANO IL FERETRO DI MICHELE FERRERO

Un grande imprenditore un nobile uomo

Dopo la scomparsa e il funerale di Michele Ferrero, il geniale patriarca del colosso dolciario oil di Alba, padre della “Nutella”. Si è spento all’età di 89, dopo mesi di malattia nella sua casa di Montecarlo assistito fino all’ultimo istante dalla moglie, Maria Franca, e dal figlio Giovanni. È notizia di questi giorni che il “gruppo Ferrero” è alla ricerca di numerose risorse da inserire nel proprio organico per il 2015 e sicuramente sono previste assunzioni anche nello stabilimento di Balvano. Da lucano è doveroso omaggiare la carriera dell’uomo più ricco d’Italia, ma anche il più generoso, Michele Ferrero nato povero. La carriera inizia nell’azienda di famiglia nel 1946, come venditore del «Giandujot» inventato dal padre Pietro nel 1950, ovvero la supercrema, pasta antesignana della Nutella, il primo di una lunga serie di prodotti fortunati che vanno dal Mon Chéri (1956) alla Nutella (1964), da Kinder Cioccolato (1968), a Tic Tac (1969), da Kinder Sorpresa (1974) a Ferrero Rocher (1982). Un grande imprenditore che ha sapientemente saputo investire anche in Basilicata scegliendo l’area industriale di Balvano. Oggi, dopo la prematura scomparsa del figlio Pietro, è il figlio Giovanni al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato, che continua a condurre l’azienda con successo e a tenere sempre forti e vivi quei valori e sentimenti come la creatività e la generosità, caratteristici di Michele Ferrero contraddistinti dalle tre parole che compaiono nel logo della Fondazione del Gruppo: “Lavorare, creare, donare", e che formano il dna su cui è basata la responsabilità sociale, un valore che Michele Ferrero ha perseguito per tutta la vita. Per questo Giovanni Ferrero ha guardato al territorio lucano come modello di sviluppo, potenziando nel 2014 lo stabilimento di Balvano con la realizzazione della nuova linea Tic Tac, andando così nella direzione di consolidare la presenza di Ferrero nella nostra regione sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Possiamo affermare che è il fiore all’occhiello del consorzio industriale della provincia di Potenza diretto dall’Amministratore Unico Antonio Bochicchio. Non ultimo, è doveroso ricordare ancora l’omaggio che la multinazionale italiana Ferrero Spa nel mese di gennaio 2014 ha fatto alla città di Balvano inserendo una foto panoramica del piccolo centro del Marmo Platano Melandro sulla home page del sito ufficiale della Kinder accostando all’immagine di Balvano questa frase emblematica che contraddistingue la visione di un grande gruppo imprenditoriale: “Questa storia inizia a Balvano, un luogo dove la cura e la dedizione delle persone rispecchiano una vera passione per il proprio lavoro”. E sempre da Balvano grazie al gruppo Ferrero che la storia continua. La grandezza e l’umanità di Michele Ferrero come pochi nel mondo si misura anche dalla resistenza al passare del tempo e delle stagioni. Capace di saper stringere un legame con i luoghi, a partire tra gli scaffali del più sperduto negozietto di paese fino ai mercati finanziari di Hong Kong. A Balvano come a Parigi, nelle Langhe come a Wall Street la buona industria tira dritto, nonostante i venti di bufera.
19/02/2015 - autore: Enzo Claps
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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