Fino al 23 marzo. Decisione contestata dalla gente
LAGOPESOLE - L’impiegato dell’anagrafe della delegazione comunale di Lagopesole va in ferie e il sindaco, Vito Summa di Avigliano, chiude la delegazione. I cittadini dovranno rivolgersi, secondo il primo cittadino, agli uffici di Avigliano che distano mediamente 18-23 chilometri. La chiusura durerà fino al prossimo 23 marzo. Una decisione contestata da molte persone che si sono viste chiudere un servizio essenziale, come quello dell’anagrafe, senza trovare soluzioni alternative. Una gestione degli uffici pubblici comunali presenti sul territorio fatta con molta superficialità, ma, «forse con un unico obiettivo che è quello della chiusura definitiva della delegazione di Lagopesole». Una eventualità, verosimile perché, da quando si è insediata l’attuale maggioranza ( Pd, Psi, Sel ) alle frazioni, con a capo Lagopesole, sono state sottratte unità e servizi che erano funzionanti e funzionali ai bisogni dei cittadini. Inviare alla sede centrale di Avigliano gli ignari cittadini significa che per un «semplice» certificato di residenza, o un’autentica o rinnovare la carta d’identità scaduta, dovranno percorrere mediamente venti chilometri per farselo rilasciare, attraversando Monte Carmine, con enormi difficoltà perchè in questo periodo è pieno di neve e ghiaccio. Eppure, quando succede il contrario, anche per altri servizi comunali, i «solerti» amministratori non fanno altro che «distaccare dalla Delegazione di Lagopesole l’unità mancante ad Avigliano». «Siamo stufi di questa ennesimo scippo - commentano dal circolo politico «Unione delle Frazioni Castellane» - ai danni delle comunità che si affacciano sulla Valle di Vitalba. Questa Amministrazione comunale ci considera unicamente per andare a votare. Speriamo che i cittadini «delle campagne» contrastino con i loro voti questo modo di essere che dura da sempre, appoggiando unicamente un sindaco delle frazioni».
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14/03/2015 - autore: Antonio Pace |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |