elezioni comunali 2015 – 2020: un fatto scontato di ordinaria manutenzione
La paura di perdere le prossime elezioni comunali per il centrosinistra è lontanamente remoto nonostante le paventate spaccature nel Partito democratico e la possibilità di fare due liste (foss’ a maronn’). Che non le vinca Fratelli d’Italia è certezza! Sembra questo l´architrave su cui poggia la solita genialità trovata dal capo bastone per arginare la certa capitolazione elettorale e rifugiarsi, quando si è consapevoli di perdere (ma non per il furbetto che è lui) dietro una lista civica di comodo. Ma forse è ancora più misteriosa l’accondiscendenza di chi permette la messa in azione all’indietro, di questa pericolosa macchinazione temporale del politico tanto capace di fare opposizione da solo alla Regione Basilicata e sempre da solo di far eleggere il sindaco di Potenza e di far dichiarare il dissesto del capoluogo e incapace di formare una lista con il suo partito e nel suo paese di adozione. Perché non si candida lui a sindaco (tra l’altro non deve far dichiarare il dissesto perché i conti al comune di Avigliano sono in regola), invece di rifugiarsi strategicamente nella solita lista civica? Semplice: così salva capre e cavoli (ma non la faccia) piazzando in lista e tentando di far eleggere due o tre nomi, compreso il candidato sindaco che sarà il massimo ottenibile in questa tornata elettorale per il suo partito nonostante un centrosinistra “scarrupato”. I nomi dei possibili candidati sindaci che fa circolare sono falsi e depistanti, lui (conoscendolo bene), anche io so il nome che ha in mente (VC). La famosa società civile di centrodestra non capisce che, assecondando e sottomettendosi ancora una volta a questa alchimia non rende un buon servigio né ai cittadini ignari, né alla città, né alla propria coscienza (basta pensare a che “nonopposizione” (per incapacità) ha fatto fare in questi 5 anni passati). Nessuno è così ingenuo da pensare che basti la carta d’identità di persona politicamente perfetta per garantire un miglioramento della città e dei suoi cittadini. Ancora, basta vedere il tipo di opposizione che sta conducendo in questa legislatura regionale e nel comune di Potenza e fare un salto indietro ricordando la lista civica del 2005 (a chi giovò quella lista perdente che si identificò con il simbolo della famosa danza di Matisse?) per fare aprire gli occhi alla cosiddetta società civile. Cari rappresentanti della lista civica se proprio siete convinti di seguire l’”astratto” capo bastone, vi consiglio di utilizzare come simbolo della vostra lista, un bel quadro (astratto) di Maria Elena Berti: “la girandola della vita”. Con affetto il “filippino” ma non cretino.
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26/03/2015 - autore: Enzo Claps |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |