Lettere al Quotidiano
Gentile direttore, in relazione all’articolo apparso la settimana scorsa sul vostro giornale in cui si parlava della vicenda sindaco ad Avigliano, ritengo utile aggiungere alcune precisazioni sia di merito, sia di metodo, in quanto, l’articolo a cui faccio riferimento, ricostruiva molto parzialmente, e con un po’ di fantasia, le vicende. La prima fantasia è che la candidatura di Domenico Pace nasca e venga costruita per volontà di alcune persone (di cui si fanno nomi e cognomi a sproposito). Voglio precisare che quella candidatura nasce in un contesto diverso e con metodi democratici sanciti e condivisi durante agli innumerevoli incon¬tri svolti nella sezione del PD aviglianese in cui la vicenda elettorale è dibattuta ormai da mesi, e a cui partecipo in qualità di membro eletto all’assemblea regionale del PD. E’ risaputo che la candidatura di Domenico Pace ha avuto il supporto di un’investitura politica composta dal sostegno di 18 membri (su un totale di 30) del coordinamento cittadino aviglianese del PD. Questo risultato è il frutto di lunghe discussioni in cui l’intero gruppo dirigente è stato unanime sul percorso da seguire per giungere ad un nome condiviso. Che poi il candidato sindaco Pace abbia simpatie anche fuori dal coordinamento cittadino, organo sovrano e preposto a tali funzioni, è cosa poco rilevante ai fini di una discussione prettamente politica. Se ciò accade, probabilmente, è anche grazie al positivo ricordo che II candidato Pace ha lasciato durante gli anni in cui è stato primo cittadino. Mi sembra opportuno precisare che la legittima ricandidatura di Vito Summa, immagino non più ufficiosa ma ufficiale, considerato gli annunci sui giornali e le ultime riunioni svolte in paese, nasce solo successivamente a quella di Domenico Pace, e, a mio avviso, con lo scopo di provare a scomporre una unità possibile, necessaria e ancora praticabile, alla quale l’intero gruppo dirigente aviglianese lavora da sempre. Infine, e con grande sorpresa, apprendo dalla ricostruzione del vostro corrispondente (e spero che sia palesemente inventata), che il segretario regionale Antonio Luongo stia dalla parte del candidato sindaco Vito Summa, abdicando così dal suo ruolo naturale di arbitro; ruolo che sarebbe necessario mantenere in virtù del fatto che i due candidati sono espressione entrambi del PD aviglianese meritando, perciò, da parte del Segretario regionale, la stessa considerazione, nonostante uno dei due (Pace) goda dell’appoggio di una qualificata maggioranza nel PD cittadino. Vorrei chiudere, ringraziando per lo spazio concessomi, con un’ultima considerazione. Lo “storico” tavolo del centrosinistra aviglianese, ormai insediato da tempo, lavora già sulla piattaforma programmatica e sulla unità del candidato sindaco, (non escludendo, se necessario, il ricorso alle elezioni primarie), con l’obiettivo principale di assicurare alla città di Avigliano un governo costruito sulla visione e la sensibilità delle diverse formazioni politiche presenti. Dispiace ricordare che fino ad oggi è mancata quella del Partito Socialista.
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05/04/2015 - autore: Nicola Pace Membro assemblea regionale Pd Basilicata membro di diritto coordinamento cittadino Pd Avigliano |
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA |
ENZO CLPAS da AVIGLIANO | 05/04/2015 - 12:27 |
Esce “Girolomo” dalla tana in soccorso alla “Pace” leghista (vecchio gioco degli anni sessanta). e poi definiscono me filogovernativo ed altro! E questi? |