ELEZIONI AL VELENO: PD CONTRO PD CHIESTA L’ESPULSIONE DEL SINDACO MA IL SEGRETARIO: NON SE NE PARLA

L’attacco al primo cittadino dal coordinamento dem. l’accusa rivolta a summa: «il paese è caduto nell’abbandono»

È ormai «guerra». Senza esclusione di colpi. Dopo la richiesta di commissariamento della sezione cittadina del Pd «per le numerose e ripetute scorrettezze consumate dal segretario pro tempore Carlo Lucia» avanzata da un gruppo di dem vicini al sindaco uscente Vito Summa e tra i quali c’è anche il capogruppo Angelo Summa, arriva una risposta, altrettanto dura. Ad avanzarla Antonio Mecca (delegato sindaco) e Donato Pace (componente il Coordinamento), che hanno chiesto al segretario cittadino di segnalare ai segretari provinciali e regionale ed agli organi di garanzia di verificare l’opportunità di una espulsione dal Partito di Vito Summa. «La condotta del sindaco Summa – affermano - ha davvero dell’incredibile: eletto nelle liste del Pd e componente dell’organismo dirigente, invece di partecipare ed attenersi alle regole del Pd (che fa delle Primarie il suo dna), si nasconde dietro le tesi di due dei componenti la Giunta al punto da non partecipare alle riunioni formali dell’organismo, da non attenersi ai suoi deliberati e da arrivare addirittura a contestare i numeri e le partecipazioni alle riunioni del Coordinamento». «Non contenta – continuano -, la più alta autorità del paese inverte la lampante situazione che si è determinata in seno al direttivo cittadino con la volontaria fuoriuscita di un gruppo allergico alla democrazia e si accoda a qualche suo tifoso nel chiedere il commissariamento della sezione. E’ dav - vero troppo ed è per questo che si chiede un provvedimento disciplinare esemplare a suo carico. L’attuale capo del Municipio è responsabile di aver fatto cadere Avigliano nell’abbandono più totale, in quasi tutti i settori. E’ l’incapacità di Summa ad amministrare la causa vera e verificabile di una scelta alternativa, non già altre motivazioni, che pure si vorrebbero affermare offendendo la verità e l’intelligenza di chi strumentalmente le rappresenta». Il Pd di Avigliano ha scelto a maggioranza, infatti, come candidato sindaco l’avvocato Domenico Pace. Di lì la bagarre, perché una fetta di partito ed una parte della coalizione continuano ad appoggiare strenuamente la ricandidatura del sindaco uscente, rifiutando il ricorso alle primari. «La volontà, più volte esplicitata da tutti gli esponenti delle forze politiche che compongono l’attuale coalizione “Centrosinistra per Avigliano”- scrivono-, va nella direzione di proseguire il percorso iniziato cinque anni fa, riconfermando l’attuale Sindaco Vito Summa, nel pieno rispetto delle regole statutarie e senza alcuna necessità di primarie di coalizione». Le certezze, tuttavia, si sgretolano e gli scenari sono in costante evoluzione. Solo il Psi, allo stato attuale, pare compattamente schierato al fianco di Summa, con gli altri partiti che comunque stanno partecipando agli incontri col Pd per stabilire la coalizione e il programma. «Ivan Santoro – afferma smarcandosi Mario Basilio, segretario provinciale di Sel che ha ricevuto dalla segreteria regionale mandato, scritto, di rappresentare il partito per le elezioni comunali aviglianesi – parla a titolo personale e non di Sel. Il nostro partito, checché ne pensi la sedicente sezione di Avigliano, partecipa al tavolo aperto dal Pd ufficiale ed appoggerà il candidato sindaco scelto dal maggior partito della coalizione, senza appassionarsi ai nomi, ma solo ai programmi». Ormai le due liste di centrosinistra, al di là di mobili confini, sono realtà. Intanto il segretario locale del Pd, Carlo Lucia, sulla richiesta di espulsione del sindaco precisa «che nessun provvedimento disciplinare verrà mai assunto mei confronti di chicchessia , perchè il Pd da sempre si caratterizza con il confronto dialettico».
10/04/2015 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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