Una dipendenza, quella aviglianese, da contrastare eliminando innanzitutto lo specchio della politica autoreferenziale
2015 – 2020: Avigliano sarà una Città “visibile” o una città “invisibile”. Partiamo dalla “presa per il culo” e lo facciamo con un Indovinello: In una cittadina di montagna vivono 50 politicanti:10 di loro usano un cane. Dei restanti 40 la metà usa due cani e l'altra metà nessun cane. Quanti cani posseggono i politicanti della cittadina? Questo indovinello resterà un piccolo rebus se non si cambia comportamento. Perché la città aviglianese descritta dai politicanti, con le liste che si stanno formando non è la stessa città che sognano i volontari liberi, messi fuori nel momento delle sfilatura. Nonostante ciò, loro continuano a sognare una città che, nel rispetto dell’ambiente, deve essere capace di produrre lavoro, ridurre i costi dello spreco e migliorare in generale la qualità della vita dei suoi abitanti. Ma le città invisibili sono un autentico rebus, un’immagine figurata composta di parole di ardua decifrazione. Ma i volontari vogliono una città intelligente che riesca a spendere meno e meglio senza abbassare la quantità e la qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese, ossia ridurre le tasse, che investa in innovazione per consumare e inquinare meno, che estenda i diritti di cittadinanza a tutti con il pieno accesso ai servizi pubblici e all’informazione, attingendo alle opportunità offerte dalla digitalizzazione degli sportelli, all’applicazione dello “Statuto Comunale”.che va migliorato. E si batteranno perché ciò avvenga sempre al fianco di Vito Summa sindaco. Ma il punto nevralgico è che le città invisibili come Avigliano e le sue frazioni sono autoreferenziali; sono monadi chiuse che non dialogano tra loro se non attraverso la cornice. Probabilmente il rebus proposto è insolubile proprio per questa ragione. Ma nei futuri 5 anni di governo locale “si può” cambiare con un nuovo modello di sviluppo, sia sociale che economico, credibile e fatto di interventi che siano in grado di incidere sulla vita della città visibile. Basta con la desolazione delle famiglie più disagiate e piegate dall’assenza di lavoro, che sono fonte di ricchezza per i politicanti abituati a sventolare promesse vaghe o politicanti dalla memoria corta che ritengono che i cittadini non sappiano chi li ha governati e chi non si è opposto per convenienza, in questo mezzo secolo. Quindi “si può” anzi adesso “si deve” proporre un progetto politico di governo della città “visibile” a tutti gli uomini e a tutte le donne di questa città. Ricordiamoci che se si vota l’avvocato Mimì Pace, è sicuro che Avigliano ritorni ad essere una città invisibile datata: 1995 - 2000. Perché sarà un giorno dopo l'altro e Avigliano candrà in una deriva in cui la speranza ormai è un'abitudine. E se si vota il centrodestra “Rosa” si torna dritti al 1919! Risoluzione dell’indovinello: se non fate la scelta giusta i 50 politicanti avranno sempre 50 cani che li servono. E’ lecito dubitare che ciò possa accadere, guardando alle esperienze precedenti ma in politica mai dire mai.
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19/04/2015 - autore: Enzo Claps |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |
Adriano da Lorusso | 19/04/2015 - 11:12 |
che ca--- campi a fare |
ENZO CLPAS da AVIGLIANO | 19/04/2015 - 14:12 |
Per te che sei da Lorusso... a caca' mentre il prima non merita commenti, confonde la terra come satellite. |