E’ cosa nota che gli italiani siano da sempre dei grandi amanti dei motori.
Siamo bravi nel produrle (pensiamo ai grandi marchi come Ferrari, Lamborghini e Maserati che sono nati proprio nel nostro Paese) e ci piace anche guidarle. Accade quindi che, quando c’è l’occasione, anche chi non è propriamente definibile come ricco o milionario, si toglie lo sfizio e finisce per regalarsi una supercar. È un quadretto dell’Italia di questi mesi che è possibile ritrovare non solo nei grandi e ricchi centri del Nord, ma anche in ambiti come il nostro, qui a San Giovanni Rotondo dove negli ultimi tempi, non di rado, è possibile veder passare per strada una supercar, magari non nuovissima, ma pur sempre una supercar. Lo stesso quadretto in realtà ci viene fornito, ma in maniera molto più analitica di quanto può essere la nostra esperienza personale, da Autoscout24, il primo portale in Italia nella compravendita di auto e moto tra privati. Secondo un’analisi condotta da Autoscout24 nel corso dell’ultimo anno (ovvero nel periodo intercorso tra Marzo 2014 e Marzo 2015) è aumentata del 21.5% la richiesta di auto con un valore compreso tra i 40 mila ed i 250 mila euro. Qual è il significato di certi numeri? Significa che oggi anche l’impiegato medio “si permette” di cercare una Jaguar su Autoscout24, di comparare i prezzi delle varie offerte, di verificare lo stato delle vetture online ed eventualmente contattare l’inserzionista e magari alla fine comprare l’auto. “Si permette” di farlo perché “può permetterselo”; al di là del gioco di parole il senso che si vuole dare è che, grazie alla veloce perdita di valore che si ha passando dallo stato di nuovo a quello di usato, queste supercar (non tutte ovviamente) diventano velocemente accessibili per tutti (o quasi). Accade ad esempio che l’impiegato di cui sopra, magari non troppo giovane e quindi con diversi anni di lavoro (e quindi di guadagni) alle spalle, decide di fare una “sciocchezza”, come si dice in gergo, ed acquista quell’auto che è sempre stata il sogno di tutta una vita. Magari quest’auto non sarà nuovissima; anzi forse proprio per approfittare il più possibile della svalutazione dell’usato avrà anche un po’ di anni sulle spalle, ma non importa. Le linee di una Ferrari, il ruggito di una Porsche, gli interni di una Bentley continuano a trasmettere grandi vibrazioni anche dopo 10 o 20 anni dalla prima immatricolazione. E quindi chi può se ne regala una, usata. Ma in quanto è davvero quantificabile i risparmi per chi decide di acquistare una supercar usata? È la stessa analisi di Autoscout24 a fornire alcune cifre. Ad esempio: non sognereste di guidare una Ferrari 599 Fiorano F1 del 2006 con i suoi 620 cavalli ed il suo sprint in grado di portarvi (ovviamente solo su pista) ad un velocità massima di 330 km/h? Ebbene nove anni fa questo sfizio vi sarebbe costato circa 250 mila euro, mentre oggi potreste togliervelo spendendone meno di 80 mila. E con 10 mila euro in meno potreste addirittura acquistare una Bentley del 2005. Marchi a parte, bisogna considerare che si tratta di vetture che hanno al massimo 10 anni (e quindi non sono vecchissime) ma soprattutto hanno di solito percorrenze molto basse; si sa infatti che chi acquista, ad esempio una Ferrari, riesce ad utilizzarla a malapena nel weekend. E se l’auto ha più di 20 anni? Ancora meglio! Sì perché, per chi possiede una vettura con più di 20 anni è possibile accedere a tutta una serie di sgravi sul bollo e sull’assicurazione, sgravi che l’attuale normativa riserva proprio alle auto storiche.
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20/04/2015 - autore: Elena Montaldi |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |