passi in avanti (e di lato) senza dimenticare quelli nati dietro per sconfiggere l’assenteismo elettorale: uno scatto d`orgoglio politico da parte dei candidati in campo
Avigliano: 5 candidati sindaci, 76 candidati per 11 posti da consiglieri di maggioranza e 5 posti per consiglieri di minoranza. Tra candidati sindaci e candidati consiglieri, sono 81 gli aspiranti amministratori che si sono messi in testa di rivoltare Avigliano come un calzino. Un largo schieramento diviso tra ben 2 liste riconducibili al centrosinistra (centrosinistra per Avigliano) e (progressisti democratici per Avigliano), una lista civica marchiata centrodestra (Liberiamo Avigliano), la lista di Unità Popolare e quella del Movimento 5 Stelle. Ma la vera novità sarà convincere il folto gruppo di “dichiarati” astensionisti che diserteranno le urne. Basta dare uno sguardo ai dati dell’affluenza alle ultime elezioni regionali 2013 della Basilicata con affluenza fermatasi al 47,62 e nel 2014, dove si è registrato la vittoria dell'assenteismo con una percentuale del 55% di media nazionale, in Calabria si è recato alle urne il 44.07% dei cittadini ed in Emilia Romagna ha espresso il proprio voto appena il 37.7%. Questo dato negativo dell’astensionismo sicuramente diminuirà perché nelle elezioni comunali scattano logiche diverse che coinvolgono il candidato direttamente con la famiglia, la parentela, gli amici e i conoscenti. In realtà, le scuse stanno a zero, se la gente diserta le urne è la democrazia locale che ha perso il suo appeal sulla città. Riflettete e datevi da fare. Oggi non è la solita astensione di ignoranza o di protesta ad essere fonte di preoccupazione bensì quell’astensione ponderata, fatta come scelta politica. Il cittadino medio che decide di non andare a votare, non è uno sprovveduto e nemmeno un qualunquista; sa più lui di politica che molti di quelli che vanno a votare e degli stessi candidati, si informa, legge quotidiani locali e nazionali, naviga su internet e pondera bene la sua scelta finale. Questi costituiscono un clamoroso segnale di smarcamento della società dalla solita politica che, incancrenita dall'impunibilità acquisita negli scorsi venticinque anni e ormai indifferente alla responsabilità verso la cosa pubblica, appare tanto autoreferenziale e incapace di parlare alla città da rendere annullabile la percezione di una qualsiasi differenza fra lo stile amministrativo dell'una e dell'altra parte. Anche se segnali positivi si sono intravisti nell’operato dell’attuale maggioranza che ha governato Avigliano in questi 5 anni oramai trascorsi. A mio avviso, questa prospettiva (una delle tante possibili, ovviamente) di continuare con Vito Summa sindaco, oggi rinnovata e senza zavorre, con un programma elettorale attualizzato alle esigenze della città e smarcato da visioni autoreferenziali di campanile. Tenete a mente questa frase di Pietro Nenni: “A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura”. Il mio primo voto sarà per Roberta Raimondi il secondo di genere ovviamente ad un maschio di garanzia. Ci diamo appuntamento al 1 giugno 2015.
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04/05/2015 - autore: Enzo Claps |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |