Oggi il deputato ad Avigliano per inaugurare il comitato elettorale di Vito Summa
POTENZA - Colpo di scena e reazioni multiple. Speranza apre a Grillo sul reddito minimo. Il leader dei grillini lo “snobba”ma subito dopo Di Maio allarga le braccia alla sinistra dem. La questione rischia di infiammare di nuovo il dibattito fuori e dentro il Pd. Tanto che la Boschi è costretta a inseguire per non lasciar troppo spazio alla minoranza del proprio partito: «Siamo sempre stati aperti a un dialogo con i grillini». Una cosa è chiara: è ancora troppo presto per parlare di asse M5S e Area riformista ma qualcosa ovviamente si muove. I fatti. Ieri mattina a margine della marcia grillina da Perugia ad Assisi per per il reddito di cittadinanza, l’ex capogruppo dei deputato Pd alla Camera, Roberto Speranza ha lanciato un tweet: «Apriamo subito un tavolo di lavoro sul reddito minimo. Sulla lotta alla povertà contano i fatti, non servono le bandierine di parte». Questa l’apertura di Speranza. Passano pochi minuti e Beppe Grillo minimizza: «Non commento il nulla. Sarebbe un tavolo di lavoro con i cassintegrati della cultura politica: sono 20 anni che promettono e non hanno combinato nulla». Tentativo fallito? No perchè a stretto giro arriva l’apertura a Speranza del grillino Luigi Di Maio (vicepresidente della Camera) che lascia capire che spazi di manovra ci sono a patto che «non si snaturi la cifra. Siamo disposti al dialogo ma 780 euro è il livello minimo, secondo gli istituti di ricerca, per non scendere al livello di povertà. Se non si tocca questa cifra siamo disposti a qualunque dialogo». E il fronte promette di allargarsi perché anche il leader di Sel, Nichi Vendola ha commentato: «Ora insieme in Parlamento possiamo vincere la battaglia di dignità per il reddito minimo: ci sono i numeri per approvare la legge. Noi ci siamo e siamo pronti». Risponde a Di Maio e Vendola, Nicola Stumpo della corrente di Speranza che ribadisce il concetto a nome di Area Riformista: «Abbiamo già proposto un percorso concreto per dare vita al reddito minimo ». Insomma l’idea che si possa aprire un patto tra forze esterne al Pd e Area riformista per approvare il reddito minimo comincia a prendere corpo. Sente odore di bruciato, evidentemente, il premier Matteo Renzi che manda avanti il ministro Maria Elena Boschi la quale ricorre a dichiarazioni possibiliste per non lasciar fuori il Governo fuori dalla partita: «Il confronto con gli M5s c'è sempre stato e ben volentieri lo faremo anche su altri temi; mi sembra che la chiusura sia sempre stata finora da parte loro». Insomma si gioca di tattica. In ogni caso oggi Roberto Speranza ad Avigliano per l’inaugurazione del Comitato elettorale del candidato sindaco, Vito Summa potrà meglio chiarire tutta la vicenda e altro: dalle dimissioni da capogruppo è la prima volta che parlerà in pubblico ai lucani.
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10/05/2015 - autore: sal.san. |
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA |