IN RISPOSTA AL DR. ANTONIO LORUSSO

Sinceramente non conosco il Dr. Antonio Lorusso firmatario dell’articolo nel quale spiega il perchè si dovrebbe votare la lista dei Progressisti Democratici

Sinceramente non conosco il Dr. Antonio Lorusso firmatario dell’articolo nel quale spiega il perchè si dovrebbe votare la lista dei Progressisti Democratici. Mi ha però colpito la superficialità di quella “analisi”, soprattutto per ciò che riguarda l’operato delle passate amministrazioni e agli aspetti legati all’associazionismo e alla presunta incapacità delle passate amministrazioni di “creare una connessione tra eventi cittadini ed associazioni”. Sono stato assai onorato di aver fatto parte della seconda Amministrazione Tripaldi in qualità di Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura e ritengo quindi di poter parlare con cognizione di causa e senza tema di essere smentito. Dal primo documento di programmazione ci è stato sempre chiaro che l’associazionismo è il tessuto connettivo di una comunità, la sua rete neurale. Sapevamo, infatti, che in una società sempre più “liquida” l’assiciazionismo rappresenta l’argine al disgregarsi dei rapporti sociali ed è l’antidoto allo scadimento dei rapporti fondati sulla solidarietà a quelli fondato sullo scambio di denaro. Ci è stato quindi sempre chiaro che la mercificazione delle attività sociali produce non partecipazione e creatività ma luoghi dove si compra il tempo per parcheggiare magari un figlio. L’associazionismo, soprattutto quello fondato sul volontariato, è una risposta straordinaria ed è a questa necessità di risposta che abbiamo dato sostegno. Belle parole potrebbe dire il Dr. Lorusso. No, rispondo io. A queste parole, abbiamo fatto seguire dei fatti, agendo su diversi versanti. Innanzitutto riducendo il carico di spese in carico alle associazioni stesse. Per fare questo, abbiamo creato la Casa delle Associazioni ad Avigliano centro ed abbiamo aperto nuovi spazi per l’aggregazione nelle zone rurali del territorio. Abbiamo poi riadattato vecchi spazi, restituendoli alla comunità, penso alle sale cinema, alla struttura polivalente, penso agli impianti sportivi, penso alle decine di migliaia di euro in attrezzature per la registrazione audio e video, penso alle attrezzature per i service degli spettacoli. Tutto a questo è stato messo a disposizione delle associazioni. Di tutte le associazioni. Strutture ed attrezzature potrebbe dire il Dr. Lorusso. Facile. No, per niente facile. Cito un esempio, questo consentì, di fatto, la riapertura di Spazio Ragazzi, una esperienza bellissima che per mancanza di spazi era stata interrotta. Consapevoli poi che non servono solo spazi ed attrezzature, ci siamo impegnati ad aprire le associazioni alla progettualità. Diverse, infatti, erano e sono le opportunità di finanziamento delle attività associative offerte dall’Unione Europea. Per migliorare, quindi, la capacità progettuale delle associazioni (e per togliere ogni discrezionalità all’Assessore di turno, me in quel caso), si decise di sperimentare l’assegnazione delle (poche) risorse disponibili, sulla base di un apposito bando. Questo, per incoraggiare le associazioni stesse a considerare la dimensione progettuale come condizione necessaria per la propria esistenza. Tradotto in altri termini, se impari a progettare, accedi a risorse disponibili senza per forza ingraziarti il politico di turno. Siccome poi credo fermamente nella crescita personale dei giovani attraverso azioni di mobilità e di scambio con altri giovani di paesi e culture diverse, si partecipò a diversi bandi dell’allora programma Gioventù (ora una misura del programma Erasmus Plus) e si consentì quindi a diversi giovani del territorio di partecipare a diversi viaggi all’estero. Uno in particolare lo ricordo con piacere, perchè vi parteciparono, ed ovviamente crearono una bellissima amicizia, giovani di Avigliano centro e di Lagopesole. Oltre a tutto questo, si diede, poi, un grande impulso alla valorizzazione degli organismi di rappresentanza, quali il Forum delle Associazioni, si stabilirono criteri oggettivi per la distribuzione delle poche risorse, si creò il concetto di RETE delle Associazioni, in modo da evidenziare anche con il linguaggio la necessità per le associazioni di superare divisioni ed incomprensioni e di adottare, invece, un punto di vista che guardasse ad ognuna come ad un presidio di una rete più grande e, proprio per questo più forte. E quindi arrivo al tema della droga e della devianza. Un tema questo talmente delicato che è davvero avventato lanciarlo, come fa il Dr. Lorusso, con quattro parole giusto per fare propaganda politica. Ricordo solo al Dr. Lorusso gli incontri con i cittadini, le fiaccolate pubbliche, il lavoro con le famiglie e le riunioni convocate con gli psicologi. E poi gli incontri con le assiciazioni sul tema e le campagne di sensibilizzazione promosse. Ma sarebbe speculare su un dramma che è una delle ferite che ci portiamo come comunità, da quando, scoprendoci fragili, abbiamo avuto almeno il coraggio di gardare il male in faccia, smettendola finalmente di far finta di niente. Una ultima considerazione poi riguardo al tema sociale. Questa si che è una accusa ridicola. Mai, infatti, come in questi anni si è fatto tanto per i cittadini con problemi, dai parcheggi all’eliminazione delle barriere, dai presidi sanitari al coinvolgimento in progetti sociali delle fasce svantaggiate. Mai come in questi anni il tema delle politiche sociali ha avuto un impulso così vigoroso e determinante. Mi chiedo dove il Dr. Lorusso abbia vissuto in questi anni. E riguardo ad alcuni dei temi da lui sollevati gli consiglio di rivolgere le domande all’assessore alla Cultura in carica, candidata, guardacaso, nella lista che lui invita a votare e, se casomai gli rispondesse che non l’hanno fatta lavorare, le può sempre ricordare che esiste un istituto, a dire il vero assai poco frequentato, che è quello delle dimissioni. Va bene, quindi la polemica politica, è il sale stesso della democrazia. Ma quando si fanno delle analisi e quando ci si firma con “Dr.”, bisognerebbe almeno documentarsi meglio.
22/05/2015 - autore: Donato Luciano Marino
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

I COMMENTI DEI VISITATORI
Maria Lorusso b da Avigliano | 22/05/2015 - 14:44
È singolare che in difesa di un'Amministrazione uscente si schieri un assessore di una Giunta guidata dal Tarpone. Il lavoro di Tripaldi è stato premiato dagli elettori cinque anni fa. Fu il male minore, non che avesse brillato se non in apatia e abbandono. Non c'era di meglio e si votò Summa. Ma da qui ad esprimere ottimismo per ciò che non é stato fatto ce ne corre. Il vizio è sempre lo stesso. Si critica il Dr Lorusso perchè ha cervello e giudica negativo l'operato di Vito Summa ostaggio di Ivan Santoro e Antonio Bochicchio. L'ex segretario comunista ritrovi la serenità e non faccia il tifo per chi gli ha consentito di crescere come impresa. Si vota per interessi o per convinzione?
Luciano Marino da Avigliano | 22/05/2015 - 19:37
Gentile Maria Lorusso, si puntualizza, con fatti. Il fatto di avermi definito l'ex segretario comunista voleva essere una offesa? In questo momento sono a Sofia, in una delle mie "imprese". Ne ho altre a Berlino, a Malaga, a Rimini, a Portsmouth in Inghilterra. Abbiamo uffici in Ecuador ed in Turchia. Tutte queste cose sono state il frutto di una intuizione: dovevo scappare dalla mia terra per non essere accusato di vivere grazie alla politica. E' stata ed è una bellissima esperienza umana e professionale. Con noi lavorano tantissimi giovani (siamo in 45) molti dei quali sono di Avigliano. Giovani regolarmente assunti con contratti veri e regolarmente pagati. Ho cercato sempre di aiutare, soprattutto i ragazzi di talento. I nostri clienti sono le scuole di tutta europa alle quali nessun politico può dire di chi servirsi. Alcuni studenti aviglianesi sono stati in alcune di queste strutture. Si faccia raccontare quello che hanno visto. Siccome, quindi, non devo niente a nessuno, e la sfido a dimostrarmi il contrario, voto con convinzione. Per il voto di interesse si faccia un giro tra i sostenitori della lista che lei appoggia. Troverà tanto su cui riflettere. La saluto
Anna D'Andrea da Giardiniera Inferiore | 23/05/2015 - 13:00
Caro Sig. Marino, l'Assessore alla Cultura del Comune di Avigliano nella mia persona conosce bene l'istituto delle dimissioni e volutamente non ha voluto utilizzarlo ad un mese delle elezioni perchè le sembrava una presa in giro per gli elettori. Non rinnego Sindaco e giunta, nè il lavoro fatto individualmente da alcuni di noi ma ho capacità di autocritica..Non ho subito giunta, non sono nè eroina, nè vittima di nessuno e nè ho mai detto che mi è stato impedito di lavorare . Ho detto "Sono sempre dalla stessa parte, dalla parte dei valori e principi democratici che hanno mosso sempre la mia azione politica di questi cinque anni e in giunta e in Consiglio, seppur non ho sempre condiviso a pieno le decisioni, mi sono accodata alla maggioranza, come sempre bisogna fare anche in un partito che si chiama democratico" Ho ritenuto di dare il mio contributo all'interno di un contesto che mi ha fatto ancora più prendere consapevolezza di chi voglio essere, ma soprattutto di chi NON VOGLIO ESSERE! I cittadini valuteranno il mio operato. Estrapolare frasi da contesto, distorcerle e strumentalizzarle è troppo facile .

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