Pace: La mia lista hai 2/3 di candidati alla prima esperienza; il ritornello che “sono sempre gli stessi” non può essere rivolto a noi”
Avigliano 2015, presenta per la prima volta non solo due liste interne al centrosinistra ma due liste nate dalla spaccatura interne dal maggior partito: Il Pd. Ora intervistiamo il candidato sindaco per la lista Progessisti Democratici per Avigliano, Mimì Pace, 60 anni, avvocato. Pace è stato gia sindaco della città gianturchiana, anzi il primo sindaco del centrosinistra ndal 1995 al 2000. Avvocato Pace, 20 anni dopo quasi alla Dumas parafrasando Guccini. Lei è stato il sindaco del primo centrosinistra nel 1995, dove si vide l’unione del PDS, dei Popolari e dei Laburisti, ora si ricandida a guidare Avigliano in uno scenario completamente cambiato. Come mai questa decisione? Il riferimento a Dumas mi piace per due ragioni. La prima perché da giovane sono stato un accanito lettore della saga dei Tre Moschettieri e, quindi, anche di “Vent’anni dopo”; la seconda perché mi pare di ricordare che l’epilogo di “vent’anni dopo” sia positivo: dopo un periodo di instabilità politica e di rivolte popolari contro il Cardinale Mazzarino d’Artagnan ed i tre Moschettieri mettono a posto tutto e si ritirano in pensione.A parte questa digressione letteraria per quanto attiene all’aspetto politico della questione sottolineo che l’esperienza iniziata venti anni fa sarebbe potuta continuare se non ci fosse stata una incredibile ed immotivata ostinazione a non voler fare le primarie dopo averle, tra l’altro, deliberate alla unanimità Due liste di centrosinistra in un paese che è sempre riuscito a trovare una sintesi politica. Questa volta non è stata così; una frattura che divide il centrosinistra e lo stesso Pd. Perché siete arrivati a questa situazione; perché non si sono fatte le primarie, come mai non avete trovato una soluzione unitaria? Ho avuto già modo di precisare che la mia candidatura nasce a seguito della decisione del circolo del Partito Democratico di Avigliano di procedere alla individuazione del candidato sindaco con lo strumento delle primarie. Alla unanimità il coordinamento del Pd aveva deciso che, in presenza di più candidature, il candidato Sindaco del centro sinistra sarebbe stato scelto con il sistema delle primarie. Presa questa decisione, la maggioranza dei membri del coordinamento (diciotto componenti su trenta) sottoscrisse per la mia candidatura. Raccolte le firme una parte del PD ha ritenuto la mia candidatura una “provocazione” o, addirittura, “irricevibile”. Parliamo della sua esperienza di primo cittadino. Tra i progetti messi in campo, ce ne sono alcuni incompiuti che dopo 15 anni sarebbero ancora utili ed attuali? Penso per esempio ai collegamenti Centro – Frazioni che fu un suo cavallo di battaglia. La situazione della finanza pubblica non consente di pensare a progetti faraonici. Ritengo che bisogna puntare al miglioramento e all'ammodernamento della strada provinciale per San Nicola ed a quella per Paoladoce; ho un grande rammarico che il progetto di miglioramento della Paoladoce, già predisposto oltre sedici anni fa dalla Provincia e all'epoca finanziabile, non sia stato realizzato. Avigliano 2015, che ha bisogno questa comunità e un territorio vasto , con un centinaio tra frazioni e borghi molto popolati?. Quali sono i temi principali che affronterà se verrà eletto. Il modo in cui ha posto la domanda ha già in se la risposta. Lei, infatti, mi parla di un territorio vasto con diverse decine di frazioni e borghi. Ritengo, pertanto, che la necessità principale sia quella di ricucire il territorio, di far parlare tra loro le comunità delle frazioni e dei borghi, di interloquire affinché con il tempo si possa arrivare a sentirsi un’unica comunità; si possa cioè considerare il problema della singola frazione come un problema di tutti. E, per facilitare questa ricucitura, il miglioramento dei collegamenti centro-frazioni unitamente al decentramento amministrativo hanno una importanza veramente decisiva. Passiamo ad una analisi dei problemi del comune di Avigliano, cosa è mancato nelle politiche pubbliche, cosa la politica non ha risolto e in cosa la amministrazione è stata carente. Alcune iniziative messe in campo diversi anni fa che poggiavano su un incommensurabile patrimonio di tradizioni e di abilità della nostra comunità (penso ad esempio allo sviluppo dell'artigianato, ed in particolare a quello artistico) sono state lasciate a se stesse e quindi senza una visione di sviluppo. Ho intenzione con la mia amministrazione di sostenere ed accompagnare tali progetti che mi auguro numerosi e che siano possibilità di lavoro soprattutto per giovani e donne. Ci dica qualcosa della lista che la sosterrà: che criteri avete usato per la composizione: sintetizzo massimo pragmatismo per prendere più voti possibili oppure scaturita da una scelta politica? Come avrà potuto verificare due terzi dei candidati nella lista “Progressisti Democratici” non hanno avuto, in precedenza, esperienze di candidature. Pertanto il ritornello che “sono sempre gli stessi” non può essere rivolto alla nostra lista. Si tratta, per lo più, di professionisti affermati e di persone che hanno svolto e svolgono un ruolo sociale non marginale nella nostra comunità. Fatta questa premessa devo precisare che il noto motto attribuito a De Coubertin “l'importante è partecipare” a me personalmente ha fatto sempre storcere il naso. Se partecipo alle elezioni vi partecipo per vincerle; per vincerle convincendo e non estorcendo il voto, ma comunque per vincerle. Lo dico per inciso, qualcuno sostiene che il Barone De Coubertin, e cioè il presunto inventore del motto sopra citato, sia stato un pessimo osservante del motto medesimo e che, anzi, in qualche occasione abbia fatto addirittura “carte false” per vincere. Se lei vincerà le elezioni che tipo di giunta farà. Questa volta è a 5, che criteri la guideranno: bilanciamento tra le forze politiche, tra le aree geografiche oppure funzionale al programma? Possibilità di esterni? Prima cosa: assoluta parità di genere; ciò cercherò di coniugarlo con la pluralità delle forze politiche che mi sostengono e la complessità territoriale del nostro comune. Quanto agli assessori esterni non ho alcuna contrarietà di principio. Ho già pensato anche al coinvolgimento di figure manageriali senza alcun costo aggiuntivo per la finanza pubblica. Invece sul Consiglio Comunale? Manca un regolamento , se ne parla da anni ma è rimasto “lettera morta”. Lei che ne pensa? E’ utile, e se è utile provvederete a stilarlo? La consiliatura conclusasi nell'anno 2000 lasciò un regolamento già predisposto che ritenne di non approvare per consentire che il nuovo Consiglio Comunale lo discutesse e lo approvasse dopo averlo eventualmente emendato. Tanto basta a dirle quanto ritenevo e ritengo necessario approvarlo. |
24/05/2015 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: GIORNALELUCANO.COM |
ENZO CLAPS da AVIGLIANO | 24/05/2015 - 20:23 |
Per rimanere in compagnia della famiglia Dumas, il saggio papà ebbe a dire: “Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione a distinguerla dal volto”. Dimenticavo che ha anche detto: “A tutti i mali ci sono due rimedi: il tempo e il silenzio.” |