INTERVISTA A UNITÀ POPOLARE

risponde la candidata Doriana Lucia

Alla seguente intervista rivolta al candidato Sindaco di Unità Popolare, rispondo io, Doriana Lucia, per conto e su delega degli altri candidati al Consiglio Comunale

Vito Fernando Rosa si candida ad amministrare Avigliano come capolista di Unità Popolare, partito presente nel Consiglio Comunale. Facciamo un bilancio di questi cinque anni di amministrazione Summa.

Il bilancio di questi cinque anni di amministrazione Summa non può che essere negativo, anzi oserei dire disastroso, visto il livello di degrado e di arretramento in cui è caduto il nostro paese. L’edilizia è stata tenuta ferma per due anni,come riportato anche nel nostro programma, non è stata attivata alcuna politica occupazionale e i nostri giovani sono costretti ad emigrare per trovare lavoro. C’è stato anche ostracismo per la nascita del nuovo Statuto Comunale che doveva prevedere in giunta la presenza delle donne e l’autonomia decisionale delle frazioni, che noi riteniamo essere una cosa necessaria. Nel Consiglio Comunale del 15 maggio 2015 è stato presentato il risultato dell’esercizio Finanziario del 2014 con un avanzo di più di un milione di euro, eppure il Sindaco insieme alla sua giunta hanno sempre ripetuto che non c’erano soldi per poter anche solo sistemare le strade, cosa che hanno fatto in questi giorni di campagna elettorale, offendendo l’intelligenza degli aviglianesi. Nel caso della mensa scolastica si è consentito ad una ditta di fuori di venire a togliere il lavoro a due cooperative locali, per la riscossione dei tributi hanno incaricato Equitalia e la Società Abaco di Treviso mettendo in forte difficoltà i cittadini che non riescono a pagare nei tempi previsti. Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere,come per esempio il Regolamento urbanistico promesso per la fine del 2010 e mai fatto, o ancora l’annosa questione del grande abusivismo di Palazzo Telesca, irrisolta per la mancata acquisizione al patrimonio comunale dei due piani abusivi, non sanabili, nonostante la definitiva sentenza del Consiglio di Stato. Credo che già questo basti a far capire che da questi cinque anni di amministrazione Summa non è venuto fuori alcun provvedimento favorevole allo sviluppo della nostra comunità.

Lei è sempre stato un consigliere di opposizione sia nel periodo Tripaldi che Summa, però faccciamo un bilancio della sua attività: è stata un’opposizione efficace? Solo di protesta o anche propositiva?

L’attività svolta dal nostro consigliere è stata l’unica reale opposizione presente in Consiglio Comunale. Non è stata affatto fine a se stessa, ma al contrario è stata un’opposizione propositiva e sempre e soltanto interessata a salvaguardare gli interessi dei cittadini. Basti ricordare la vittoria conseguita sul tentativo di raddoppiare il cimitero e di installare delle antenne (ripetitori), sulla casa di riposo, nocive alla salute. La volontà di ubicare un Ecocentro nell’abitato di Pian del Conte, tra i Silos, tutelati dalla Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici, è stata sconfitta grazie alla petizione popolare e alla mobilitazione condotta da Unità Popolare. Tra le altre proposte portate avanti ci sono sicuramente: la riduzione dell’IMU e della TASI e il suo deciso dissenso all’aumento della tassa sulla spazzatura, che grazie all’amministrazione Summa è tra le più alte d’Italia. Voglio ricordare che solo Unità Popolare ha appoggiato la richiesta del Coordinamento donne di prevedere che nella giunta la metà degli assessori fossero donne, e ha proposto di far eleggere dei Consigli Circoscrizionali delle frazioni. Per tutte le altre cose basti ripercorrere l’attività svolta in cinque anni dal nostro Consigliere, che ha fatto proposte su quasi tutto, compresa la razionalizzazione e l’efficientamento degli uffici comunali a cominciare da quello tecnico.

Mentre il suo lavoro nelle commissioni consiliari come lo giudica?

L’impegno del consigliere di U.P. all’interno delle Commissioni Consiliari è sempre stato osteggiato dall’arroganza del primo cittadino che non ha mai voluto discutere sulle sue proposte, per cui ad un certo punto ha deciso di non prendere più parte alla Conferenza dei Capigruppo da cui si è dimesso con lettera protocollata, mentre ha partecipato a tutte le riunioni della Commissione Territorio, all’interno della quale, è riuscito ad impedire alcuni stravolgimenti urbanistici, ma non è riuscito a far passare alcuna proposta perché il centrodestra, in tutti questi anni, è sempre stato complice del centrosinistra, appoggiandolo in maniera incondizionata.

Costruire una lista, specie per un piccolo partito, come Unità Popolare, non è facile, come siete riuscito a formarla? Insomma quali criteri avete seguito per la formazione e la scelta dei candidati?

Unità Popolare è un movimento attento alle categorie sociali più deboli ed è l’unico che porta avanti battaglie di giustizia nell’interesse della collettività e per il rispetto della parità di genere. All’interno della lista ci sono persone che condividono questo spirito e che non temono di esporsi in prima persona per difendere gli interessi dei cittadini. La nostra lista non è fatta di mestieranti della politica, ma di persone che oltre ad avere competenze in vari settori, non aspirano a fare della politica uno strumento per soddisfare le proprie ambizioni e per sistemare i propri affari, ma credono in valori quali l’onestà, la giustizia ed hanno un forte senso del dovere ed in tal senso vogliono impegnarsi anche fuori dal Consiglio Comunale. Volutamente la nostra lista è composta da due terzi di donne, non perché obbligati da una legge, ma perché la presenza femminile è una grande risorsa da valorizzare e questa consapevolezza ha portato il nostro movimento ad inserire una donna come capolista. Questo lo riteniamo un chiaro segnale politico che speriamo venga compreso soprattutto dalle donne.

Unità Popolare cosa propone per Avigliano? Quali sono gli assi portanti del programma che proponete ai cittadini ed in cosa vi distinguete concretamente dalle altre liste? Insomma perché dovrebbero votare voi e non altri?

Unità Popolare rappresenta l’unica reale alternativa ad un centro sinistra spaccato ed interessato solo al mantenimento delle poltrone. Le linee guida del nostro programma sono: l’unità con le frazioni; la promozione del lavoro; la questione femminile e la gestione pubblica dei servizi. Per quanto riguarda il primo punto, noi proponiamo di favorire lo sviluppo delle frazioni ed integrarlo con quello del paese con la costruzione di una strada di collegamento veloce fra il centro e le frazioni, cosa fondamentale se si vuole unire veramente il territorio ed incentivare il turismo in aree che hanno questa vocazione, vale a dire fra Lagopesole – Piano del Conte e il Monte Carmine. L’occupazione va favorita con la nascita di cooperative a cui affidare la gestione di alcuni servizi comunali, è altresì necessario promuovere ed incentivare le botteghe artigiane, riprendere la costruzione di alloggi popolari, proponendo un piano di intervento all’ATER, per Avigliano. Unità Popolare è convinta che la riscossione dei tributi debba avvenire direttamente dal Comune e che è possibile ridurre di almeno il 10% la tariffa della spazzatura e di mezzo punto le tariffe di TASI ed IMU. I costi della politica vanno drasticamente tagliati, riducendo le indennità di Sindaco ed Assessori, non ripetendo la vergogna di pagare i contributi previdenziali agli assessori liberi professionisti, insomma proponiamo un vero cambio di rotta non per il bene di pochi, ma per il bene di tutti.

28/05/2015 - autore: Leonardo Pisani
fonte: OSSERVATORELUCANO.IT

I COMMENTI DEI VISITATORI
Carmelina Rosa da Avigliano | 28/05/2015 - 12:45
Vorrei correggere una inesattezza contenuta nell'intervista. La proposta di prevedere nell'art. 22 dello Statuto comunale "una equilibrata rappresentanza di genere" è stata sostenuta da quattro componenti della Commissione per la revisione dello Statuto: Domenico Pace (attuale candidato Sindaco e componente della Commissione in quanto ex Sindaco, Carmelina ROSA e Donatina COVIELLO rappresentanti della Commissione Pari Opportunità e Vita GERARDI rappresentante del Forum delle Associazioni). Questi stessi 4 componenti, insieme a 13 Associazioni e alla Società Operaia di Mutuo Soccorso hanno formato un Comitato che ha raccolto 1050 firme a sostegno della proposta. Le 1050 firme sono poi state consegnate ad Amministratori e Consiglieri comunali in una iniziativa pubblica che non ha purtroppo prodotto una ripresa della discussione sullo Statuto. Fortunatamente la legge è venuta in soccorso imponendo modalità di candidature e di composizione delle Giunte che garantiscano una adeguata rappresentanza di genere. Tanto era necessario precisare per "dare a Cesare quello che è di Cesare". Carmelina ROSA Avigliano 28.05.2015

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