NELLA SFIDA TRA DEM SUMMA RICONQUISTA LA “SUA” AVIGLIANO

Vince il Pd di Santarsiero e Luongo. Per dono i pittelliani e De Filippo. Ridimensionato il centrodestra di Rosa (Fdi)

POTENZA - Ha vinto Summa. Ha vinto il Pd. Ha perso il Pd. Ha perso Pace. Ad Avigliano si riconferma sindaco per la seconda volta consecutiva Vito Summa. E con lui vince tutta quella parte del Partito democratico (e del centrosinistra) che lo ha sostenuto con in testa il consigliere regionale Vito Santarsiero. La vittoria di Summa è comunque tutta la vittoria del Pd che non è renziano - pittelliano. E’ stata una vittoria cercata e voluta. Non a caso a sostegno del sindaco uscente nelle piazze di Avigliano nelle scorse settimane sono arrivati tanti big: dall’ex capogruppo del Pd alla Camera dei deputati, Roberto Speranza (che ha inaugurato la sede elettorale) proseguendo per il deputato Vincenzo Folino e poi il viceministro Filippo Bubbico e tanti altri. E’ la vittoria anche dell’ex Sel Giannino Romaniello che si è sempre fatto vedere in prima fila e anche del Psi di Francesco Pietrantuono. Insomma Summa ha vinto e con lui quelli che hanno creduto nella riconferma dell’amministrazione uscente. Sorride, naturalmente anche il dirigente regionale Domenico Tripaldi che è stato una sorta di “deus ex machina” (insieme a Santarsiero, Angelo Summa della Cgil e Carmine Vaccaro della Uil) della ricandidatura del sindaco uscente. E naturalmente ha tutti i motivi per festeggiare anche il socialista Antonio Bochicchio che non solo ritorna in consiglio da vicesindaco ma che si fregia del titolo di consigliere regionale più eletto con 765 preferenze. Ma oltre a lui, i consiglieri di Summa che entrano nel nuovo Consiglio comunale aviglianese sono 10. Ed è un mix tra vecchia guardia e new entry. Con 6 donne elette su 11: più del 50 per cento di cui molte giovanissime. Della squadra di consiglieri eletti comune fanno parte anche volti noti come il consigliere provinciale Angelo Summa o l’ex assessore comunale Vito Lucia. Ovviamente al netto della vittoria c’è pure da registrare un forte arretramento in termini di voti: Summa che nel 2010 ottenne 5.439 voti con una percentuale di poco inferiore al 70 per cento, ieri si è dovuto “accontentare” di 3.267 voti che gli hanno comunque garantito la vittoria ma con una percentuale del 43,74 per cento. Ma il dato è spiegabile con la spaccatura del Pd. Perchè i renziani pittelliani rafforzati dall’ex governatore Vito De Filippo hanno presentato e sostenuto un altro candidato sindaco: Domenico Pace (che era stato sindaco dal 1995 al 2000) che si è fermato a 2.506 preferenze raggiungendo il 33,55 per cento. Pace, fortemente sostenuto dall’ex presidente della Provincia di Potenza, Mimì Salvatore ha perso per oltre 750 preferenze. Una differenza oggettivamente inaspettata. Le polemiche della vigilia avevano consegnato un quadro di maggior equilibrio. Non è stato così e i renziani - pittelliani hanno registrato ad Avigliano una delle rare sconfitte subite in questa tornata elettorale. Comunque oltre al candidato sindaco Pace, la lista dei “Progressisti democratici” elegge altri 3 consiglieri: due pittelliani e uno solo defilippiano In ogni caso la sfida intestina interna al Pd ha tolto “ossigeno” a tutti gli altri candidati e liste. Perchè le due liste di centrosinistra insieme hanno sommato quasi 5.800 voti che sono più di quelli di Summa (e del centrosinistra allora unito) del 2010 pure in un contesto in cui questa volta a votare sono andati meno aviglianesi. E a farne le spese innanzitutto il centrodestra di Gianni Rosa. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha visto scendere il consenso a solo 955 voti. Di conseguenza il centrodestra aviglianese elegge solo un consigliere comunale che è il candidato sindaco Vito Lorusso. Fuori dal Consiglio il fedelissimo di Gianni Rosa, ex consigliere comunale, Enzo Claps. Debacle per i grillino che con 502 voti restano fuori dall’amministrazione comunale. Stesso destino per Unità Popolare di Vito Fernandio Rosa che nemmeno riesce a confermare i voti di 5 anni fa.
02/06/2015 - autore: Salvatore Santoro
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA

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