La gente, la straordinaria gente “normale” che ascolta....
La gente, la straordinaria gente “normale” che ascolta, giudica, critica, propone e poi decide ha parlato ed ha visto in Vito Summa l’uomo in grado di incarnare un progetto ed una speranza. Ha scelto quindi di partecipare, in maniera massiccia, ha scelto di contare e di esporsi e quindi di rinnovargli una fiducia che è andata al di là di ogni aspettativa. La gente non ha fatto calcoli, non ha creduto agli stanchi rituali di chi, prima svuotava i partiti di contenuti e poi pensava di determinare il candidato con i pacchetti di tessere. Ha rifiutato il cambio di un sindaco tanto per cambiare, rifiutando non una alternativa, ma uno che aveva fatto il sindaco quando il programma elettorale bisognava scriverlo sui floppy disk, quando internet era agli albori, in Italia c’era ancora la lira e il famigerato patto di stabilità era al di là da venire. Niente di personale contro Pace ma davvero non si capiva in nome di cosa bisognava cambiare, perchè bisognava addirittura espellere Vito Summa dal partito, perchè interrompere l’esperienza di un sindaco capace, brillante, onesto e competente. L’esito della partita elettorale ha insegnato quindi tante cose. Innanzitutto che i partiti si legittimano non con i comunicati ma nei territori, lavorando ogni giorno con la gente. Che gli stessi, per potersi definire “ufficiali” devono essere legittimati dalle persone che votano e non dalle segreterie regionali distanti e pilatesche. Che l’amministrazione di una comunità e quindi il voto di migliaia di cittadini non pò diventare una bandierina da piazzare o da togliere sullo scacchiere di un ceto politico regionale distante ed assente. Ha insegnato che Avigliano non è nè può essere considerato territorio di conquista di questo o quel politico, di questa o quella fazione. Avigliano è, e deve essere, degli aviglianesi. Di tutti i cittadini che ci vivono e ci lavorano. La straordinaria passione, la partecipazione e la vivace discussione che questa ha generato ci ha consegnato una forza tranquilla. Adesso, infatti, si può amministrare con i tanti giovani consiglieri, in maggioranza donne. Adesso si può, senza più alibi e senza ricatti e penso che questo non sia avvienuto per caso. Per usare una metafora, subito il rilancio, si è chiesto di vedere le carte e si è scoperto, finalmente, il bluff. Adesso bisogna lavorare affinchè la comunità ritrovi lo scatto che a volte è mancato. Bisogna ricostruire il tessuto connettivo delle associazioni, ricostruire l’entusiamo e rilanciare la voce di Avigliano nel panorama regionale. Bisogna pensare ed osare un progetto che qualifichi la comunità e che riguardi magari i giovani. Bisogna insistere nell’idea della “città solidale”, dove la qualità della vita sia declinata con l’attenzione ai deboli, agli anziani, a chi vive la difficoltà quotidiana come una violazione della propria dignità. Bisogna mettere mano al decoro urbano quale condizione essenziale per la rinascita di un orgoglio di appartenenza. E’ questo, infatti, che dà vero valore al territorio. Bisogna, infine, interconnettere e liberare i contenitori culturali, riempirli di idee e di energia. Bisogna rompere i vincoli buroctratici che ne impediscono a volte la fruibilità, regionalizzando finalmente il Castello. C’è tanto da fare, da discutere, da progettare e da realizzare. C’è bisogno di tutti. Questa straordinaria forza tranquilla spero servirà a questo.
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03/06/2015 - autore: Luciano Donato Marino |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |
Maria Lorusso da Avigliano | 04/06/2015 - 23:08 |
Il tuo commento è, se mi consenti, contraddittorio. Prima elogi le non comuni capacità di Vito Summa, poi fai l'elenco delle cose da fare e che, evidentemente non sono state fatte. Mi sembra ingeneroso il giudizio su Mimi Pace che rappresenterebbe il vecchio. Ma della Giunta Pace non facevano parte tutti i vincitori di oggi? Con una differenza: Mimi Pace fu messo da parte per far posto ai tanti Talpone, Donato Lacerenza, Mimi Ciccariedd e lo stesso Vito Summa. Tutti costoro non hanno amministrato Avigliano negli ultimi 15 anni? Sono essi il nuovo? Non mi pare. Sono invece l'apparato, che si è nuovamente imposto con promesse che mai potrà mantenere. Compresi posti di lavoro. E allora il vero vincitore è soltanto Antonio Bochicchio che continuerà a tenere sotto scacco Summa. Chi ha perso è sicuramente il popolo aviglianese che si è fatto abbindolare dalla presenza dei gerarchi del Pd regionale e nazionale, perdendo di vista i grandi infiniti problemi che quotidianamente incontra. Ne riparleremo tra qualche mese e vedremo la grande immensa capacità amministrativa di Vito Summa in cosa di concreto si tradurrà. Io sono convinta che i problemi di oggi saranno aggrediti dalla cancrena, mentre di proporranno altre criticità che faranno finalmente aprire gli occhi al popolo aviglianese così intelligente (a chiacchiere) ma così ingenuo da rimanere ancora affascinati da falsi predicatori e vecchi notabili. Una notizia : il prossimo 11 giugno riprende a soffiare il Vento del Sud. |
Luciano Donato Marino da Avigliano | 05/06/2015 - 10:57 |
Gentile signora Lorusso, capisco che la sconfitta elettorale brucia non poco e le sue parole lo dimostrano. I vincitori di oggi facevano parte della giunta Pace certo, ma sono di una generazione diversa. Una generazione che, esaurita l'esperienza Pace, ha nel frattempo fatto importanti esperienze. Nel caso si fosse distratta, Vito Summa ha ricoperto il ruolo di Assessore alla Provincia, con successo, tanto da essere premiato con il Premio Azzara. Domenico Tripaldi, che lei ostinatamente e pensando di offendere, continua a chiamare con un altro nome è nel frattempo diventato dirigente del Ministero dello Tesoro. Tutte esperienze queste messe poi a servizio della nostra comunità. Mi dica lei, nel frattempo, che ha fatto Pace se non la sua professione e qualche altra avventura imprenditoriale. Mimì Pace non fu quindi accantonato come lei sostiene. Semplicemente non fu ricandidato dai partiti della coalizione. Le ricordo che la giunta Pace ebbe tra i tanti problemi, quello, ad esempio, di un manifesto pubblico affisso in tutto il territorio, di presa di distanza da parte di diversi consiglieri di maggioranza, cosa abbastanza inusuale non crede? Nonché la sfiducia da parte di Pace, ad un assessore 6 mesi prima del voto. Tanto per distruggerlo. Le dico questo per ricordarle che magari la situazione non era proprio favorevole ad una sua ricandidatura. Da quel momento, cara signora, una nuova generazione si propose è governò. Riguardo ai gerarchi, termine già di per sé offensivo e che quindi la invito a rivolgere ad altri, perché, mi chiedo, Speranza e Bubbico non vanno bene mentre De Filippo, Giuzio e Polese si? Riguardo alla contraddizione apparente, le ricordo che lo scopo della politica è proprio quello di migliorare la situazione esistente. Infine, le ricordo che la democrazia è appunto confronto tra idee. Ma per vincere non basta parlare male degli altri, bisogna appunto mettere le idee. E' su queste che poi la gente giudica vota e sceglie. Non offenda gli aviglianesi |
Maria Lorusso da Avigliano | 06/06/2015 - 14:23 |
Mi deve perdonare, dottor Marino, se sono stata fraintesa. Non volevo affatto offendere gli aviglianesi. Volevo solo farle notare che è da persone coerenti criticare la prima Giunta Summa e poi premiarla con un voto. Da anni il popolo aviglianese ha perso punti. Pensi che il partito di maggioranza non si azzarda neppure a scegliere un candidato alle Regionali. Vota quelli di fuori. Non è una responsabilità di quella classe detta dirigente che Lei tanto enfatizza? Possibile che Lei non vede le condizioni disastrose delle strade, l'illuminazione che fa pena, la sporcizia che dilaga, l'assenza di fogne in tante zone, i contenitori culturali cadenti, il Castello abbandonato, le strutture sportive deserte dove ci sono e penose quando le si vogliono riqualificare? Non so se è mai entrato nell'anarchia del Municipio, se ha mai atteso tempi biblici per un permesso a costruire, se ha sempre incrociato la diligenza dei dipendenti... Non credo che Lei si riferisca a questo quando parla del Redentore ridisceso in Municipio. Faccia uno sforzo e recuperi nella sua memoria il progetto e la speranza che porta Vito Summa. Dove ha messo mano lui è un disastro. Ha solo un grande merito: è capace di proporsi e contrabbandare le bugie per verità assolute. Pensi che è riuscito a farsi sponsorizzare da quel Gerardo Coviello che programmava (sprecando miliardi e miliardi di vecchie lire) il superamento dell'isolamento di Avigliano andando verso Baragiano (lo svincolo di 5 miliardi è ancora lì, abbandonato) o con una strada verso Avigliano Scalo (17miliardi) mai aperta per frane. Ora la sua Politeia ha sottoscritto con Vito Summa un accordo per offrire consulenze sulla programmazione del Comune. Dov'è la moralità ? Nel farsi sponsorizzare spudoratamente dall'associazionismo dell'Abete, dalla Uil e CGIL, dai direttori generali del Consiglio Regionale che rappresentano anche i Cinquestelle? Vito Summa 5anni fa è stato eletto con il 70%. Ora non supera il 44% . Facciamo insieme una riflessione |