CLIMA POLITICO ROVENTE AD AVIGLIANO, ECCO PERCHÈ IL SEGRETARIO DEL PD HA RASSEGNATO LE DIMISSIONI

Carlo Lucia si è dimesso da segretario del Pd di Avigliano

Carlo Lucia si è dimesso da segretario del Pd di Avigliano. Si è assunto una parte di responsabilità per la sconfitta subita dalla lista ufficiale del Partito e auspica una ricomposizione per affrontare le future sfide. Lineare come sempre, anche in questa occasione il giovane, bravo, segretario ha creato piena sintonia tra le idee che professa e i comportamenti pratici che assume. Eletto all’unanimità, Carlo Lucia va via per il clima dilaniante che si è creato da mesi ad Avigliano. Per lungo tempo ha organizzato incontri con gli alleati tradizionali (PSI compreso) per rimettere in pista una coalizione che da sempre raccoglie non meno del 70 per cento dei voti, ma alla vigilia della presentazione delle liste è stata scritta la pagina più turbata della sto-ria del partito aviglianese. Il sindaco Vito Summa ha comunicato al Coordinamento cittadino la volontà di ricandidarsi, ma ad una sola condizione: essere gradito dall’unanimità del partito. Quella stessa sera, qualcuno gli fece presente che non esistevano le condizioni di una riconferma essendo stata la sua una gestione fallimentare e il partito, nella sua interezza, decise di trovare altre candidature, secondo le regole del Pd. Dopo una settimana la maggioranza del Coordina-mento si presentò con un solo nome (Mimi Pace), ma il sindaco Summa fece marcia indietro: “Mi ricandido anch’io”. “A cosa è servita allora questa sceneggiata?” gli fu risposto e ne derivò uno dei dibattiti più accesi all’interno della sezione. Il segretario fece allora la proposta di non procedere subito ad eventuali Pri-marie, ma di fare un tentativo di mediazione. Proposta nuovamente accettata da tutti. Con un particolare: agli incontri il gruppo di 'Vito Summa non si presentava e organizzava la lista alternativa a quella ufficiale, con il beneplacito del segretario regionale Antonio Luongo, che subito si è schierato sulle posizioni dei dissidenti. Il segretario Carlo Lucia ha continuato ad osservare le indicazioni del Partito stringendo alleanze con Sei e Pdci e dando vita alla lista dei ‘Progressisti Democratici”. Lista che ha ottenuto solo il 33 per cento contro il 44 della lista vincente dei fuoriusciti. Da qui le dimissioni, che aprono un’altra pagina dolorosa del Pd lucano, che ad Avigliano non tiene più la sua roccaforte essendo precipitato a cifre irrisorie, essendo spezzato in due: nel Pd la maggioranza la detiene il segretario Carlo Lucia, mentre l’Amministrazione Comunale è governata dalla minoranza del Partito. E’ il regalo di Luongo alla comunità aviglianese. Cosa ora avverrà è difficile prevedere. Nel Pd di Avigliano non prevalgono i comportamenti corretti del segretario Lucia. Gli avvoltoi sono pronti a scendere in campo e ad agire secondo metodi indecorosi che la campagna elettorale ha messo in evidenza. Se pure il Pd diventasse di proprietà del sindaco Summa e dei suoi sponsor (alcuni sono stati resuscitati dalla tomba), sarebbe un partito senza numeri, evanescente, senza anima (i soli iscritti al Pd sono Angelo Summa, Vito Lucia e Domenicantonio Possidente). Bisogna convincersi che ad Avigliano nei prossimi cinque anni continuerà a contare solo il Psi formato famiglia Bochicchio. La democrazia è stata surclassata dal feudalesimo.
07/06/2015 - autore: Lettera firmata
Avigliano
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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